Annamaria Giotto, stella del basket che conquistò l'Europa

Lunedì 26 Giugno 2023 di Alberto Toso Fei
Annamaria Giotto nel ritratto di Bergamelli

VENEZIANel 1938, a Roma, fu campionessa europea di pallacanestro; non solo: I suoi micidiali canestri nella partita decisiva contro la Francia furono determinanti per conquistare l'unica affermazione nella massima competizione europea finora vinta dalla nazionale femminile (e che nei successivi 23 anni, tranne una sola parentesi, fu appannaggio dell'Unione Sovietica). Annamaria Giotto, assieme alle altre otto "veneziane" di scuola Reyer o Audax, su quattordici convocate, Elsa Cenci, Piera Verri, Luisa Domenichini, Pia Punter (da Trieste), Giovanna Bortolato (da Treviso) e Adriana e Maria Mengaldo fu una delle fautrici di quell'affermazione, avvenuta quando lei aveva 23 anni e - pur non sapendolo - sarebbe stata anche una delle ultime, visto l'incombere della guerra e la decisione di appendere le scarpette al chiodo di lì a breve, dopo il matrimonio.

La vita di Annamaria Giotto

Ma procediamo un passo per volta: quella che fu una delle più incredibili figure femminili del basket nazionale degli anni Trenta nacque a Venezia il 4 settembre 1915 e fu una delle prime giocatrici di basket in Italia. Quello del 1938 fu il primo Campionato Europeo femminile della storia. In quell'occasione, fu anche la capo-cannoniera del torneo, con 28 punti in quattro gare contro Francia, Svizzera, Lituania e Polonia.
Iniziò a giocare a Venezia a 16 anni nella squadra allestita dal fidanzato, e poi marito, Anniro Montini. Per lei e per le sue compagne di classe nacque la sezione femminile dell’Audax Venezia, nato per emulare ed eventualmente battere le ragazze della Reyer Venezia, che anzi dopo il 1936 - con lo scioglimento della squadra femminile - confluirono proprio nell'Audax.
D'altronde, a introdurre il basket in Italia fu una donna, la professoressa senese Ida Nomi Pesciolini, nel 1907, che fece esibire le ragazze della "Mens Sana in Corpore Sano" nel VII Concorso Nazionale di Ginnastica che si svolse a Venezia: fu dunque in laguna che si mostrò per la prima volta la pallacanestro in Italia, con un taglio tutto femminile.

Per l'epoca, sicuramente una forma di emancipazione e uno dei pochi sport praticato da donne (l'altro era l'atletica) pienamente accettati dal regime. Annamaria Giotto - che al momento di quell'Europeo aveva 23 anni - ebbe un particolare talento nel fare canestro, con la sua velocità nella corsa e nel palleggio. Prima della convocazione in nazionale guidò l'Audax Venezia in serie A. Ma non si trattava solo del gioco in campo: Giotto non solo segnava, ma si distinse per l’entusiasmo e l’opera di reclutamento di altre giocatrici, nel diffondere la pallacanestro, nella realizzazione del campo sterrato della scuola Priuli in calle del Megio. Annamaria Giotto vestì la maglia numero 4, e dopo aver trascinato nel 1937 l'Audax nella Divisione Nazionale, così come si chiamava allora la serie A (segnando 171 punti in 12 partite), la mantenne anche al momento della convocazione in Nazionale.
Il primo europeo femminile si tenne a Roma, in un campo scoperto nella zona del Muro Torto (allora la pallacanestro si giocava quasi esclusivamente in esterni). A partecipare vi furono cinque squadre appena: Italia, Francia, Polonia, Lituania e Svizzera. Fu un torneo molto combattuto che vide arrivare tre squadre all'ultimo giorno con la possibilità di vincere: la favorita Lituania, la Polonia, e l'Italia, costretta però a vincere con molti canestri di scarto contro la Francia: il primo tempo si chiuse sul 14-10 (non esistendo all'epoca l'obbligo di andare a canestro entro trenta secondi i punteggi erano bassi rispetto ai canoni odierni), ma fu nel secondo la nazionale scappò via grazie ad Annamaria Giotto, portando il risultato finale 34-18. L’Italia si laureò campionessa d’Europa proprio grazie alla differenza canestri.
L'anno successivo, mentre esplodeva il secondo conflitto mondiale, Giotto si sposò col "suo" Anniro e si ritirò dalla scena, andò ad abitare a Bergamo ed ebbe le figlie Marcella e Adriana. Morì nel giugno del 2021 a 105 anni. Annamaria Giotto e le altre campionesse europee furono omaggiate dalla Lega Femminile Basket e dalla Federazione con una mostra itinerante organizzata per il centenario, in molte città italiane, dai giornalisti Alessandro Rizzardini e Massimiliano Mascolo.

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