In mille a pregare la Madonna al Laguna Palace con il sacerdote scomunicato

Oggi previsto il “bis” in un luogo imprecisato a Trebaseleghe, nel Padovano

Domenica 12 Febbraio 2023 di Fulvio Fenzo
i fedeli di Alessandro Minutella e la processione in sala della Madonna

MESTRE - Inchini. Baciamani. Genuflessioni. Alessandro Minutella - “don Alessandro Minutella”, come bisogna chiamarlo qui, pena essere sbattuti fuori - si fa spazio tra i suoi fedeli per guadagnare la maxi-sala dell’hotel Laguna Palace di Mestre dove lo attendono trepidanti almeno mille persone. Fra Celestino della Croce (una nuvola di barba bianca, saio e piedi scalzi) riceve regali e offre benedizioni a chi gli si avvicina. Sorride benevolo e, come una lama, affonda un «non riconosciamo Bergoglio, è un dittatore». «Avete scritto che sono un “ex-prete”? Incompetenti, uno è prete per tutta la vita.

Voi volete solo fare dei titoli», taglia corto l’ex sacerdote palermitano accusato di scisma ed eresia che oggi farà il “bis” in un luogo non meglio precisato di Trebaseleghe, in provincia di Padova. Poi apre la porta della sala stracolma (800 posti a sedere pieni più altri duecento persone in piedi), prende fiato e sorride malizioso: «Ecco, i vescovi hanno paura di questo».

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FINTO ALTARE
Scrosciano applausi. Al centro è stato allestito un simil-altare con crocefisso, candele e tanti fiori, perché quello che si andrà a celebrare è ben più di un “incontro mariano” (come era stato detto all’hotel del Gruppo NH che ha affittato la sala), o di un momento di preghiera, come specificavano il giorno prima gli organizzatori dopo l’altolà arrivato dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia che aveva ufficialmente voluto avvisare i fedeli che la partecipazione a quell’evento era «gravemente lesiva della comunione ecclesiale», dato che Minutella non riconosce papa Francesco e, di conseguenza, nemmeno la dimissione dallo stato clericale disposta nel 2021 nei suoi confronti. Minutella si presenta in un perfetto clergyman assieme ad altri due sacerdoti tedeschi (in sala ci sono anche gruppi arrivati da Austria e Germania) per lanciare la sua «riscossa contro la falsa Chiesa». «La Madonna ci ha aperto la strada, sono salito qui su al Nord dal 15 dicembre e domani celebreremo due messe» annuncia mentre viene interrotto ad ogni frase da battimani e inneggiamenti. «Ora calma, potete sedervi». E tutti si siedono.


ROSARIO E BENEDIZIONI
In sala ci sono persone di tutte le età (parecchie famiglie con bambini) e dalle provenienze più disparate. Alcune donne hanno il velo in testa, tutti hanno pronto il rosario da alzare in alto nei momenti di preghiera. «Vengono dal Settentrione, ma anche da tutta Italia e dal Sudamerica. E da vari Paesi Europei - aggiungono dallo staff siciliano di Minutella -. Quello che avete scritto è un’eresia. Lui è il nostro sacerdote». C’è ovviamente pure una cellula veneta da dove spiegano di averlo conosciuto anni fa, seguendolo su YouTube e canali social come Facebook. Il sacerdote-ex sacerdote spiega il programma della giornata: «Ci sarà la recita del rosario, poi dovrete preparare il fazzoletto bianco da sventolare come ve lo dirò io nel momento in cui accoglieremo la Madonna, la statua che ora è nella sacrestia fuori dalla sala - prosegue Minutella, anche se si tratta di una stanzetta all’ingresso della sala conferenze del Laguna Palace -. Cercate sui vostri smartphone l’Inno di Fatima e cantate mentre arriva la Madonna. Ma non toccate la statua, perché nell’imballaggio una mano si è già rovinata...». Il dito medio è stato aggiustato provvisoriamente col bostik, ma tutti la aspettano come attendono la benedizione sulla fronte «con l’olio benedetto ed esorcizzato, e potrete anche bagnare i fazzoletti per portarlo a casa». Ed è il tripudio.


L’INVETTIVA
Ma pesa, eccome se pesa, quanto ha scritto il Patriarca Francesco Moraglia nel suo messaggio di venerdì, ricordando che «il sig. Alessandro Minutella è stato scomunicato nel 2018 e dimesso dallo stato clericale nel 2022 con decisione definitiva del Santo Padre». «È un sistema di falsità e di menzogna questo patriarca che “mette in guardia” i fedeli... Iscarioti del cattolicesimo romano! - e giù applausi -. Un giorno il mondo intero ci ringrazierà e Roma sarà liberata con l’aiuto della Madonna. Di questi vescovi seguaci di Bergoglio non rimarrà neanche il ricordo!». Un’ovazione da stadio suggella quest’ultimo affondo, prima dell’avvio di un interminabile rosario rigorosamente in latino per preparare l’arrivo della Madonna col dito spezzato. Verrebbe da andarsene con un “pace e bene”, ma evidentemente non è il caso. Meglio svicolare in silenzio, quello sì religioso.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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