Piano d'emergenza di Actv: 80 corse bis per evitare il caos

Mercoledì 6 Maggio 2020 di Tomaso Borzomì
L'interno di un vaporetto Actv
VENEZIA Sono un'ottantina le corse bis messe a disposizione dell'utenza Actv nella giornata di ieri: una quarantina di mezzi in laguna e altrettanti in terraferma, dove ieri non si sono registrati disagi particolari almeno a registrare la temperatura dei social. L'azienda di trasporti ha confermato di aver monitorato i flussi cercando di applicare i correttivi possibili alle zone dove si erano registrate le maggiori tensioni e ciò ha portato alcuni benefici. 

MIGLIORAMENTI
Il secondo giorno di quarantena ha fatto registrare meno assembramenti e questo ha aiutato. Sono però rimbalzate su internet segnalazioni di disagi soprattutto nelle isole e nei collegamenti verso l'ospedale, per la frequenza oraria della linea 5.1-5.2. Alcune testimonianze hanno riportato lamentele di chi è rimasto a terra nel tentativo di raggiungere l'ospedale a causa delle capienze raggiunte. L'azienda ha ribadito di fare quanto possibile, compatibilmente con l'economicità e gli spazi a disposizione, pur sapendo che le capacità si sono ridotte in maniera consistente. Da 180 passeggeri circa che un vaporetto poteva ospitare prima del coronavirus si è passati a 55, mentre i motoscafi sono passati da 150 persone a 46. Diventa così facile riempire le corse, lasciando a terra parte dell'utenza. Il nodo principale è legato all'organizzazione del trasporto pubblico che in altre regioni è stato studiato in maniera differente. Per esempio in Friuli Venezia-Giulia la capacità dei mezzi è stata ridotta al 50%, mentre nel caso veneziano si è a circa il 70%. 

SUL LITORALE
Dopo il caos di lunedì mattina, l'amministrazione comunale di Cavallino-Treporti ha trovato un accordo con Actv per garantire da domani tre corse in più verso Venezia. Durante la videoconferenza sono stati elencati i problemi registrati negli ultimi due giorni. «L'azienda deve garantire il rispetto delle norme - ha detto la sindaco Roberta Nesto - ma anche la risposta alle esigenze dei nostri cittadini. Abbiamo chiesto l'aumento di corse con mezzi idonei e più capienti e di non applicare ai nostri residenti la prenotazione per poter accedere ai mezzi». Per questo è stato deciso di aggiungere dei battelli foranei dalla capienza di 400 posti per le corse delle 6.15, 7.35 e 9.25, confermando le linee attuali. «Tra le azioni richieste aggiunge la prima cittadina - anche una soluzione per la gestione dei flussi agli imbarcaderi per evitare assembramenti e il ripristino del ferryboat». Il consigliere regionale Francesco Calzavara ha annunciato che la questione di Punta Sabbioni verrà affrontata domani, nelle audizioni con tutti i gestori veneti del trasporto pubblico. «Pur nella comprensione spiega Calzavara - per la difficoltà di far ripartire un servizio complesso come quello del trasporto acqueo lagunare è assolutamente necessario che in tempi brevissimi Actv garantisca i lavoratori che si imbarcano a Punta Sabbioni di avere le garanzie previste dai protocolli anti Covid 19». 

LA NAVETTA
Tornando a Venezia, invece, la riorganizzazione a qualcosa ha portato, nel caso della Giudecca, alla Palanca è stata inserita una spola che ha alleviato le difficoltà negli spostamenti, anche se da alcuni residenti rimane perplessità. Infatti, trattandosi di corse bis, è difficile preventivarne l'utilizzo, così facendo lo scontento persiste. Actv però, come ha ribadito il direttore generale Giovanni Seno, deve fare i conti con una programmazione a medio termine, legata all'intervento governativo. Il malcontento continua a far registrare comportamenti deplorevoli, come accaduto in questi giorni alla Palanca dove si sono registrati due episodi di vandalismo. 

I VANDALISMI
Sabato scorso sono stati nuovamente divelti i flap dei tornelli, mentre ieri tre vetri dell'imbarcadero sono stati colpiti. Non è da escludere che questi ultimi vandalismi possano essere ricondotti a chi è stato lasciato a terra. Mentre per quel che riguarda i tornelli è facile pensare che siano stati volutamente rovinati per cercare di salire a bordo dall'uscita o per evitare di pagare il titolo di viaggio, dato che alla Palanca è necessario bippare per entrare nell'imbarcadero. Nel primo caso Actv era intervenuta già il giorno dopo, sostituendo i flap con quelli nuovi, mentre è in programma la sostituzione dei vetri danneggiati. In questo modo l'azienda si vede costretta a impegnare risorse nel sostituire gli oggetti di vandalismo anziché poter investire su altro. Stando alle prime stime, gli interventi legati a questi episodi di vandalismo costano all'azienda circa 5mila euro.
(ha collaborato Giuseppe Babbo)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci