Acqua alta, Venezia salvata ancora dal Mose, ma i costi pesano: due milioni per 10 sollevamenti di fila

Nella stagione 2024-2025, il Mose sarà sollevato a quota 110 centimetri, ovvero 10 centimetri in meno rispetto a quanto fissato per la stagione in corso

Martedì 31 Ottobre 2023
Acqua alta, Venezia salvata ancora dal Mose, ma i costi pesano: due milioni per 10 sollevamenti di fila

VENEZIA - Venezia è scampata in questo ottobre a 10 giorni di acque alte potenzialmente distruttive, grazie all'azione del Mose.

Perchè il gigante idraulico - benchè ancora in fase sperimentale - ha dimostrato tutta la sua efficacia nel far muro alla marea. Ieri notte, mentre fuori del sistema di paratoie, in mare, l'acqua saliva fino a 154 centimetri, nel centro storico non c'era traccia di allagamenti neppure in Piazza San Marco. Con il Mose sollevato alle tre bocche di porto, l'onda di marea resta fuori, in Adriatico, mentre la laguna interna rimane "sigillata" al livello dal quale il sistema ha iniziato al alzarsi.

Acque alte eccezionali come quest'ultima possono causare danni per decine di milioni alla città, tra monumenti, attività economiche, case. Ma il Mose ha un costo, non piccolo: ogni sollevamento comporta una spesa di 200mila euro (50mila per ognuna delle 4 barriere attive tra Lido, Malamocco, Chioggia) per i costi di energia e il lavoro delle squadre di tecnici del Consorzio Venezia Nuova, un'ottantina di persone, impiegati nelle control room che muovono le dighe. Dal 19 ottobre a ieri (con una interruzione dal 21 al 24 ottobre) il costo delle 'alzatè del Mose è stato di 2 milioni di euro. Cifre previste e di cui si sapeva, ma che non possono non essere ricordate quando si tratta di soldi pubblici. Il problema semmai è che nessuno si aspettava che l'autunno partisse con 10 sollevamenti di fila.

Ma a congiurare contro Venezia sono stati i continui ingressi di perturbazioni, associate a cali della pressione in Adriatico, che per la città significano spesso alte maree e scirocco. Sull'altro piatto della bilancia, rispetto ai costi, c'è Venezia all'asciutto, le attività che non si devono fermare perchè calli e piazze sono sommerse. «Il Mose - afferma il sindaco Luigi Brugnaro - si sta rivelando fondamentale per la salvaguardia di Venezia. Voglio ringraziare i tecnici e gli operai che sono stati attivi giorno e notte per garantirne il funzionamento a protezione della città, dei suoi residenti e della vitalità socio-economica». In questa fase di pre-collaudo - i lavori alle bocche di porto termineranno entro dicembre 2023 - è stato stabilito che le dighe si alzino quando c'è un previsione di 120 centimetri. Con quote inferiori (105-110) i sollevamenti sarebbero troppo frequenti, con conseguente paralisi del porto del traffico marittimo. Si è provata così una soluzione intermedia: chiudere le bocche selettivamente, lasciando dei varchi per il passaggi delle navi. È stato così il 24 ottobre scorso, quando è stata chiusa solo la bocca Lido, con un effetto comunque protettivo sulla città. Ma sopra misure come un metro e 20 non c'è alternativa, bisogna alzare il sistema idraulico. Non è facile quantifcare i danni che le acque alte eccezionali producevano ogni anno a Venezia. Il Corila, il consorzio universitario che studia la laguna, ci aveva provato, facendo una stima, ritenuta da molti attendibile, compreso in un range tra 200 e 460 milioni l'anno. 

QUOTA 110  

In una nota il prefetto Michele Di Bari ha comunicato la decisione (peraltro già nel cronoprogramma di avvicinamento alla piena operatività del Mose) di sollevare, nella stagione 2024-2025, le dighe mobili alle tre bocche di porto che separano la laguna dal mare a quota 110 centimetri, ovvero 10 centimetri in meno rispetto a quanto fissato per la stagione in corso, 2023-2024.
Che significa? Vuol dire che dal prossimo autunno il Mose si alzerà a un livello inferiore e quindi più volte di quanto non abbia fatto quest'anno: quante volte in più, dipende dall'incognita clima.
La quota di 110 vuol dire che le dighe verranno alzate ogni volta che le previsioni daranno quella misura come livello dell'acqua misurata nel punto convenzionale davanti Punta della Dogana.

 

Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 16:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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