​Gli ultimi panettieri della valle:
il loro forno ha un secolo di storia

Sabato 21 Novembre 2015 di Paola Treppo
​Gli ultimi panettieri della valle: il loro forno ha un secolo di storia

LUSEVERA (Udine) - È l’unico panificio di un piccolo paese di confine dove non sono rimasti più negozi di alimentari, banche; dove l’ufficio postale funzionata "a turno" e dove le corse delle corriere del trasporto pubblico si sono ridotte all’osso. Vende il pane ma è anche un punto di riferimento “sociale” per il minuscolo paese. È un laboratorio che ha una lunga storia alle spalle. Oggi sorge a Pradielis, in piazza, vicino all’ex distributore di benzina - chiuso pure quello -, ma ancora prima sfornava le sue calde e profumate delizie a Vedronza e, in origine, nell’abitato di Ciseriis, sulla via per Tarcento. A fondarlo, 90 anni fa, era stato nonno Guglielmo Graziutti, appassionato del mestiere.

Quindi, con tutti i segreti legati a farine, lievitazione e ingredienti, il suo ricco bagaglio di conoscenze era stato ereditato dalla figlia, Fernanda.

E la tradizione del pane della valle di confine, al limes con la Slovenia, non s’è mai interrotta, per questa laboriosa famiglia: di seguito, infatti, e siamo nel 2006, il laboratorio è passato nelle mani della figlia di Fernanda, Mara Battoia, che oggi lo gestisce con il nipote, Thomas Spaggiari, 35 anni, responsabile della parte della preparazione e della cottura vera e propria di pane e dolci.

Una storia iniziata quindi nel lontano a inizio Novecento e che continua a far parte della valle, anche con il recupero e il mantenimento di ricette del posto, autentiche e del tutto originali. Insieme al pane, nel forno di Pradielis si prepara anche la tipica focaccia, i grissini “ponentini” fatti con la farina di mais, i pancake con gocce di cioccolata e, soprattutto, un dolce che non può mancare sulla tavola in questi mesi freddi: la gubana. In autunno, oltre alla “versione” tradizionale, Mara e Thomas si dilettano a sfornare anche quella di castagne: una prelibatezza unica, che mette insieme non solo il frutto nascosto dentro al riccio del castagno - in crema - ma anche nocciole, mandorle, pinoli, uvetta, fichi, grappa e pasta frolla. Energetica e calorica, non c’è che dire, ma è difficile rinunciare a mangiarne una fetta. Quella di Mara e Thomas è anche l’unica gubana dell’Alta Val Torre.

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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