PORCIA - Rientrava dalla discoteca assieme a quattro amici, doveva riportare a casa due ragazzi ad Aviano e a Vajont. Appena superato l'abitato di San Leonardo, sulla strada regionale 251, ha perso il controllo della guida ed è uscito di strada. Un 23enne residente a Porcia, S.A., è chiamato a rispondere di lesioni stradali gravissime (irreversibili) nei confronti dell'amico diciassettenne rimasto paraplegico dopo essere stato proiettato all'esterno dell'abitacolo. Era il 15 maggio dello scorso anno. Il sostituto procuratore Marco Faion contesta al giovane automobilista, di cui omettiamo il nome per tutelare l'amico ancora minorenne, di essersi messo alla guida stanco, dopo aver bevuto alcolici, di non aver verificato che i passeggeri indossassero le cinture di sicurezza e di non aver rispettato i limiti di velocità. Costituisce un'aggravante anche il fatto che l'incidente si è verificato in orario notturno. Il processo comincerà il 13 dicembre davanti al giudice monocratico Piera Binotto.
L'incidente è successo alle 5 del mattino. I ragazzi - tutti figli di immigrati, a parte una 19enne di Trieste - viaggiavano a bordo di una Renault Scenic che si è ribaltata più volte finendo la corsa ruote all'aria, a una cinquantina di metri dalla strada.
L'EPISODIO
Il conducente è difeso dall'avvocato Davide Petralia, mentre il ragazzo che ha perso l'uso delle gambe e la sua famiglia si costituiranno parte civile con l'avvocato Fabiano Filippin. L'incidente è successo in un tratto rettilineo, mentre l'auto procedeva in direzione Maniago. La macchina è stata trovata in mezzo al campo, distrutta. I fari dei Vigili del fuoco hanno a lungo illuminato la scena, si temeva che uno dei ragazzi fosse rimasto intrappolato sotto l'auto o fosse stato sbalzato a metri di distanza. Solo più tardi è stato accertato dai carabinieri di Spilimbergo che era tornato a casa da solo.