Policlinico, la protesta: «Paga ridicola per lavorare nel festivo, l'accordo sindacale è umiliante»

Lunedì 12 Giugno 2023
Policlinico, la protesta: «Paga ridicola per lavorare nel festivo, l'accordo sindacale è umiliante»

UDINE - «Un accordo che penalizza e umilia tutti i lavoratori del Policlinico». Così Afrim Caslli (Nursind Udine) e Stefano Bressan (Uil Fpl) definiscono l'intesa che sarebbe stata raggiunta fra il Policlinico Città di Udine e le sole sigle di Cgil e Cisl che prevede che «il 12 luglio, giornata festiva dedicata ai patroni di Udine (Santi Ermacora e Fortunato ndr), con il fine di ridurre le liste di attesa, le attività dei servizi e dei reparti restino operativi come nei giorni feriali, con un compenso ridicolo di 120 euro per la prestazione aggiuntiva in giornata feriale». Marco Valentini, responsabile Cgs, chiede «più rispetto per i dipendenti, vero valore aggiunto del Policlinico». Il tema è stato al centro dell'assemblea sindacale dei giorni scorsi. «L'ordine del giorno è stato subito rivoluzionato dalla discussione dell'accordo sindacale, già nominato nei corridoi della struttura "l'accordo della vergogna" effettuato tra Direzione generale e Cgil e Cisl, unici sindacati chiamati per il confronto del 25 maggio», scrivono Caslli e Bressan.
«Al netto di un accordo sindacale non formalmente corretto, sia nella convocazione dello stesso, in quanto la Uil Fpl non è stata convocata, sia nella stesura dell'accordo, i lavoratori si sono visti recapitare nei reparti la comunicazione a giochi già fatti». Bressan ritiene «scorretto» l'iter seguito e ancor di più l'intesa «Perché - si chiedono le sigle - non chiamare anche Uil Fpl e Nursind che hanno notevole rappresentanza in struttura?». Come ricordano i sindacalisti, «120 euro sono pari ad una festività detassata, ma chi prendiamo in giro? L'accordo in questi termini deve ritenersi nullo, la nostra proposta sarà come minimo di 250 euro, anche perché riconoscendo una cifra così bassa come quella prevista nell'accordo si crea un precedente molto pericoloso».
Caslli (Nursind) ipotizza un «comportamento antisindacale per il quale valuteremo la possibilità di adire le vie legali per tutelare gli interessi lesi di tutti i lavoratori e chiederemo un rapido incontro, per rideterminare l'accordo su altri equilibri di confronto, per l'appunto anche economici, visto l'iter palesemente poco trasparente e soprattutto per nulla condiviso».

Nursind e Uil criticano anche l'iter di applicazione del nuovo contratto sanità privata firmato nel 2020, «regolarizzato solo due anni dopo». Secondo loro il Policlinico sarebbe stata «l'unica struttura privata convenzionata in regione a fare tale scelta nel 2022». Nursind e Uil hanno sollecitato anche l'individuazione di un referente infermieristico e l'ampliamento del Policlinico. I sindacalisti hanno anche auspicato che «venga presto riattivato il bar della struttura, per i pazienti e per gli stessi dipendenti con un angolo dedicato per consumare un panino o una verdura, oggi furtivamente mangiati nei bagni». «Proposta - proseguono - formalmente presentata dallo stesso laboratorio analisi che sottolinea come gli utenti debbano mangiare alle macchinette nei seminterrati, in una location scomoda ed inadeguata». Per Valentini «confronto propositivo e dialogo devono ritornare al centro del servizio per migliorarlo e renderlo più sicuro. Massima disponibilità e professionalità del personale mal ripagata».

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