Ospedale a caccia di 20 emergentisti, a Latisana valanga di turni in appalto

Il bando dell’Azienda udinese scadrà il prossimo 17 luglio. Si cercano camici bianchi per i reparti di prima linea

Giovedì 22 Giugno 2023 di Camilla De Mori
Ospedale a caccia di 20 emergentisti, a Latisana valanga di turni in appalto

Negli ospedali dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (come nel resto della regione, peraltro) gli emergentisti sono “merce” sempre più rara. E così, mentre cerca di barcamenarsi per diminuire il carico di lavoro sui camici bianchi in servizio nei reparti di emergenza, anche esternalizzando “pezzi” di Pronto soccorso (come quello di Udine, dove i casi meno gravi sono già stati affidati a una coop di Vercelli), AsuFc va a caccia di nuovi professionisti, sperando di trovarne disponibili sul mercato. 


Il bando

Il concorso per titoli ed esami appena bandito, che scadrà il prossimo 17 luglio, punta ad assumere a tempo pieno e indeterminato venti dirigenti medici specializzati in Medicina d’emergenza-urgenza.

Fra i requisiti richiesti la cittadinanza italiana o di un Paese Ue, ma potranno partecipare anche i familiari di cittadini senza la cittadinanza di uno Stato membro ma titolari del diritto di soggiorno e i cittadini di Paesi terzi con permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo o che godono dello status di rifugiato o di quello di protezione sussidiaria. Per i cittadini di Stati Ue verrà richiesta un’adeguata conoscenza della lingua italiana, che sarà accertata dalla commissione esaminatrice contestualmente alla valutazione delle prove. Al bando (per cui le domande dovranno essere presentate esclusivamente con procedura telmatica) potranno partecipare i laureati in Medicina e chirurgia con abilitazione all’esercizio della professione medica e iscrizione all’Albo. È richiesta la specializzazione nella disciplina di Medicina d’emergenza-urgenza, ma saranno ammessi anche gli specializzandi regolarmente iscritti a partire dal terzo anno del corso della scuola di specialità, a patto che sia stato superato l’esame finale del secondo anno e ci sia stato l’avvio delle attività del terzo. In alternativa, è richiesta un’esperienza di almeno tre anni di servizio (con contratti a tempo o anche di collaborazione o convenzione o altre forme di lavoro flessibile) in servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale. I candidati in regola saranno sottoposti a una prova scritta, una pratica e una orale. I vincitori saranno sottoposti a un periodo di prova di sei mesi. Ma, ovviamente, la vera incognita è quanti effettivamente presenteranno domanda, vista la scarsità di profili a disposizione e la fuga in atto dai reparti di emergenza.

Latisana 

Mentre è in corso la procedura per l’esternalizzazione della gestione dei codici minori che accedono ai Pronto soccorso di Palmanova e San Daniele - che seguiranno la stessa sorte di Udine -, a Latisana, dove la procedura di appalto per gestire i casi meno gravi è stata “congelata” in attesa di definire meglio le reali esigenze, AsuFc continua a fare di necessità virtù. Dopo aver appaltato all’esterno la copertura di una serie di turni già a maggio, anche per giugno l’Azienda pubblica si è rivolta a una società privata, la E-Health Radiologia carnica srl, che vede fra gli amministratori l’ex direttore de “La Quiete” di Udine ed ex commissario della Asp Moro di Codroipo Salvatore Guarneri, consigliere e rappresentante dell’impresa di Amaro al pari di Elena Morandini. E-Health, infatti, aveva già assicurato in appalto la copertura di alcuni turni medici mancanti a maggio sempre a Latisana (quando aveva offerto la sua disponibilità ad AsuFc per coprirne 10 notturni, 6 diurni e 10 in reperibilità notturna per un corrispettivo di 36.480 euro) e, a richiesta di Asufc, che ne ha sondato la disponibilità alla fine dello scorso mese, ha risposto “presente” anche stavolta. A giugno, per garantire la continuità del servizio di Pronto soccorso a Latisana sono stati affidati ai medici “arruolati” dalla srl ben tredici reperibilità e 41 turni, a partire dal 2 giugno scorso: 22 turni dalle 8 alle 20, nove dalle 20 alle 8, cinque dalle 8 alle 14 e cinque dalle 14 alle 20. Per l’appalto è stata stabilita una base d’asta non superabile di 70.560 euro Iva esclusa e si è proceduto all’affidamento diretto: l’importo previsto di spesa è di 60.430 euro con Iva esente sulle prestazioni sanitarie e con tassa al 22% su quelle non sanitarie, che corrispondono al trenta per cento della somma complessiva.

Ultimo aggiornamento: 14:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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