Delitto di Pantianicco, il Ris non trova tracce di sangue dei figli di Benita. Avanza l'ipotesi di una rapina

Trovata vuota la busta con i mille euro prelevati in Posta qualche giorno prima per fare un regalo a uno dei nipoti

Mercoledì 26 Luglio 2023
Delitto di Pantianicco, il Ris non trova tracce di sangue dei figli di Benita. Avanza l'ipotesi di una rapina

MERETO DI TOMBA - Nessuna traccia di sangue nè sull’auto del figlio Luca Cisilino e nemmeno sulla bicicletta della figlia Roberta Cisilino, mentre dall’abitazione di nonna Benita mancherebbero mille euro che proprio la figlia Roberta aveva prelevato alcuni giorni prima per conto della madre, dall’ufficio postale di Mereto di Tomba, e che, contenuti in una bustina, sarebbero serviti in parte per un regalo a un nipote. Sono alcune delle novità emerse durante la seconda giornata di accertamenti svolti dal Ris di Parma nell’abitazione di Benita Gasparini, l’89enne uccisa con due coltellate alla schiena esattamente una settimana fa a Pantianicco. Sono novità che rafforzerebbero l’ipotesi di un furto finito in tragedia.

A parlarne è Edi Sanson, consulente della famiglia Cisilino, che anche ieri assieme alla criminologa Linda Pontoni, ha assistito ai rilievi del Reparto di investigazioni scientifiche dei Carabinieri, impegnati con i colleghi del Nucleo investigativo di Udine nelle indagini.


Auto e bicicletta

«Ultimate le operazioni tecniche all’interno dell’abitazione – ha spiegato Sanson, dell’Associazione “I Nostri diritti” – sono stati effettuati gli accertamenti sul furgoncino Fiat Doblò di proprietà di uno dei figli della vittima, Luca, sequestrato dall’autorità giudiziaria il giorno dell’omicidio e custodito nella caserma dei Carabinieri in viale Trieste a Udine. Era stato proprio lui a ritrovare la mamma priva di vita in casa, raggiunto poco dopo in bicicletta dalla sorella Roberta. Anche sulla bicicletta sono stati fatti rilievi. Non sono state trovate tracce di sangue nè sulle manopole del manubrio nè sui pedali e nemmeno all’interno dell’auto», specifica Sanson.

In casa

Ieri gli specialisti del Ris hanno perlustrato nuovamente l’abitazione, così come era successo lunedì, concentrandosi stavolta sui rilievi dattiloscopici servendosi del luminol per l’esaltazione delle impronte tra cucina, camera da letto e il salotto dove è stato rinvenuto il corpo di nonna Benita, oltre poi in un piccolo bagno, dislocato vicino al salotto. «Sono state effettuate delle campionature sulle maniglie dei cassetti nella speranza che emergano ulteriori impronte – ha reso noto ancora Sanson – È stata trovata una somma di denaro in una credenza su indicazione dell’altro figlio, Gabriele, che risiedeva nella stessa abitazione della madre e che nel giorno della morte dell’anziana si trovava in Veneto per delle cure termali. Sono soldi che utilizzava per pagamenti relativi alla sua azienda agricola. Per quanto riguarda invece una busta contenente mille euro che, che in parte dovevano servire come regalo al nipote, pare che quella bustina quando è stata trovata fosse vuota, ma questo è ancora al vaglio degli investigatori». 

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Le impronte

Sanson e la collega Pontoni hanno chiesto al Ris che fossero estese le esaltazioni delle impronte a tutta la casa. «In parte siamo stati ascoltati, in particolare per quanto riguarda il corrimano delle scale, per verificare se qualcuno abbia lasciato delle impronte». Infine Sanson ha segnalato ai carabinieri due elementi: un cestello utilizzato per la raccolta delle uova nel pollaio, che era effettivamente nel punto in cui lo lasciava («Vuol dire che la donna era uscita quella mattina come di consueto per una delle sue incombenze»). Inoltre hanno segnalato che l’acqua per l’irrigazione dei pomodori era stata lasciata aperta, chiusa il giovedì mattina dal figlio con il via libera dei carabinieri. «Tutto ciò – conclude Sanson - serve per ricostruire la dinamica dei movimenti all’interno dell’abitazione... così come l’abbaiare del cane udito da una badante che abita vicino. Tutto aiuta a fissare un’ora e un contesto che lascia immaginare quello che potrebbe essere accaduto, ovvero un furto ad opera di ladri di bassissimo livello». Ora si dovrà attendere gli esiti di laboratorio, che potrebbero arrivare entro un mese. Dopodiché sarà la Procura a decidere come procedere.

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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