Omicidio di Pantianicco, l'appello del Comune: «Si costituisca chi ha ucciso nonna Benita»

L’assessore D’Antoni: «Invito chi fosse responsabile a consegnarsi alle forze dell’ordine»

Venerdì 21 Luglio 2023 di Camilla De Mori
Omicidio di Pantianicco, l'appello del Comune: «Si costituisca chi ha ucciso nonna Benita»

UDINE - «Invito chiunque fosse responsabile di questo delitto atroce a consegnarsi alle forze dell’ordine».

Suona così l’appello dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Mereto di Tomba Giuseppe D’Antoni, che ieri si è subito precipitato sul luogo del ritrovamento del corpo senza vita di nonna Benita Gasparini, uccisa alla vigilia dei suoi novant’anni, nella casa di famiglia fra via Caterina Percoto e via D’Annunzio nella piccola frazione di Pantianicco, dove negli anni aveva cresciuto i suoi sei figli con il marito Noè Cisilino. Il delitto ha lasciato annichilita la borgata, che prima di questa uccisione era nota soprattutto per la Festa della mela.


L’appello

«Quello che è successo ormai non si può cancellare. Se l’assassino si consegnasse, renderebbe le cose - se posso usare questo termine - più semplici. La situazione è già abbastanza delicata. Io mi sento di fare questo invito», conclude l’assessore D’Antoni, che mercoledì si è dato molto da fare per cercare di tranquillizzare i suoi compaesani, che, sfidando la canicola di luglio, alla spicciolata, sono arrivati davanti alla casa al civico 8 di via Percoto, con accesso da via D’Annunzio 1. «Il paese è rimasto sbigottito. Ho parlato anche oggi con i titolari dell’esercizio commerciale, del bar e la parrucchiera. Si vive questa cosa con molta apprensione». Ovviamente, il pensiero dell’assessore va ai familiari di Benita: «Esprimo la vicinanza mia e di tutta l’amministrazione comunale alla famiglia di Benita. Il figlio Gabriele, che viveva con lei, in particolare, lo conosco molto bene, perché è nel direttivo dei donatori di sangue». Del suo appello rivolto all’assassino, l’assessore ha parlato anche con il primo cittadino di Mereto, Claudio Violino: «Ne ho parlato con lui e siamo concordi su questo punto. Anche noi aspettiamo l’evolversi della situazione».

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Il sindaco

Il delitto, conferma il sindaco Violino, «ha creato apprensione, se non spavento, nella popolazione. Confidiamo nel fatto che l’autorità inquirente sia rapida nel risolvere il caso, trovando il colpevole e acclarando la verità dei fatti». Il pensiero del primo cittadino va soprattutto a chi ha superato una certa età. «Nel nostro comune ci sono tanti anziani che vivono da soli e un caso del genere crea sicuramente spavento e apprensione». Anche lui esprime la sua vicinanza alla famiglia Cisilino. A Mereto fatti del genere, a memoria d’uomo, non si ricordano. Al massimo qualche raid ladresco. «Nei primi mesi dell’anno, non solo nei nostri paesini come Pantianicco, Plasencis e Mereto, ma anche nei paesini del circondario, le villette sono state fatte oggetto di numerosi furti di contanti e generi alimentari. Tante volte questi colpi sono avvenuti anche quando le persone si trovavano in casa, durante la notte. Ma mai si sono raggiunti né gli scontri fisici, né, ovviamente, episodi di violenza inaudita come quella a cui siamo di fronte adesso con il caso di Pantianicco, in cui è stata uccisa una signora alle soglie dei novant’anni». Anche Violino attende con fiducia l’esito delle indagini. «C’è uno stretto riserbo. Ma so che gli inquirenti stanno lavorando senza sosta. Sono consapevoli anche loro che trovare la soluzione del caso, al di là della giustizia in sé, comunque per la comunità turbata da questo delitto rappresenterebbe una forma di rassicurazione importante».

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