Condannato per tentato omicidio,
scarcerato: fu violenza privata

Giovedì 14 Gennaio 2016 di Paola Treppo
Condannato per tentato omicidio, scarcerato: fu violenza privata
UDINE - Non fu tentato omicidio ma violenza privata. La Corte d’Appello di Trieste ha ridimensionato così, martedì 12 gennaio, accuse e condanna nei confronti del 43enne Geoffrey Devreux che nel luglio 2014 fu protagonista di un’accesa lite per gelosia con la compagna, una 45enne udinese, sul cavalcavia di via Simonetti a Udine. La Corte d’appello ha accolto i motivi di impugnazione presentati dall’avvocato Federico Carnelutti dopo la sentenza di condanna in primo grado a 8 anni pronunciata per tentato omicidio in abbreviato davanti al gup del tribunale di Udine.
 
I giudici d’appello hanno derubricato il reato in violenza privata, escludendo che l’imputato avesse posto in essere atti diretti a cagionare la morte della compagna. Hanno quindi ridotto la pena a 2 anni di reclusione e disposto già martedì l’immediata scarcerazione dell’imputato, che dall’epoca dei fatti si trovava in custodia cautelare in carcere. Devreux è tornato dunque in libertà. “Nel litigio - dice l’avvocato Carnelutti – il mio assistito l’aveva immobilizzata in corrispondenza di un parapetto: ma non c’è stato nessun atto indice di una volontà di scaraventarla dal ponte”. 
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