«L'emozione di un ciak nel mio Friuli», l'attrice Maria Sole Mansutti nei luoghi d'infanzia per la fiction Rai

Lunedì 20 Febbraio 2023 di Franco Mazzotta
«L'emozione di un ciak nel mio Friuli», l'attrice Maria Sole Mansutti nei luoghi d'infanzia per la fiction Rai
«Venire a girare in Friuli per me è stato il massimo ed è stato il destino che mi ha riportato in mezzo alle montagne della mia infanzia, dove ho tanti amici e dove venivo a sciare da giovanissima». Maria Sole Mansutti, che recita la parte di Vittoria, la mamma del bimbo protagonista della fiction Rai "Fiori sopra l'inferno", ricorda così le settimane trascorse per girare le scene della serie tv di cui questa sera, alle 21.45, andrà in onda la seconda puntata. «A marzo 2022 mi trovavo proprio lì, in mezzo alle nostre meravigliose montagne per una breve vacanza e, guardandole ammirata per l'ennesima volta (io sono una grande appassionata di camminate e arrampicate) mi domandavo: "perché non posso girare qui, lavorare qui, in questo ambiente fantastico?". Un mese dopo stavo recitando a 200 metri dal luogo in cui ho rivolto al mondo, al Signore, quella preghiera... non mi sembrava vero!».
«È stato fantastico - prosegue l'attrice originaria di Cividale, ma ora residente a Roma mi trovavo a svolgere il mio lavoro, che mi piace ovviamente tantissimo, nei luoghi in cui da bambina mi divertivo altrettanto intensamente. Un'emozione unica». Un ambiente unico, fatto di gente unica, ma che è anche soggetto alle bizze del meteo. «Nel marzo dell'anno scorso la neve era quasi del tutto sciolta e per realizzare molte scene (ricordo quella dei Crampus a Pontebba), è stato necessario trasferire tonnellate di neve». Del cast fanno parte Elena Sofia Ricci nei panni del burbero commissario Teresa Battaglia, Giuseppe Spata (il giovane ispettore siciliano Massimo Marini), Gianluca Gobbi (ispettore capo di Polizia). «Tutti molto bravi. Io avevo un po' timore, ma non ce n'è stato motivo. Sono stati tutti molto professionali e anche se mentre giravamo sembrava tutto estremamente spezzettato e senza senso, il montatore devo dire che ha fatto un lavoro eccezionale, creando una storia credibilissima». Bravissimi anche e soprattutto i quattro bambini.
Maria Sole alterna il suo lavoro fra cinema, fiction e teatro. «La mia comfort zone, però, da sempre è il teatro. È l'ambiente in cui mi sento come se fossi a casa mia. Anche se, adesso sto preparando ancora un lavoro per la Rai, del quale però non posso ancora dire nulla». Come si diventa attrici? «Per me è stata una rivelazione già dagli anni del liceo (io frequentavo il Copernico, a Udine) con la partecipazione al Palio teatrale studentesco. Quella volta qualcuno mi disse che era possibile studiare recitazione gratuitamente all'accademia e io, a 19 armi, presi armi e bagagli e mi trasferii nella capitale». Un trauma per una ragazza appena maggiorenne che arriva dal profondo Nord? «Macché! Appena arrivata a Roma ho capito che questo era il mio posto, che me la sentivo a pelle. Ho sempre vissuto in centro, ma adesso sto pensando di trasferirmi in periferia, in mezzo al verde, visto che il mio lavoro fortunatamente me lo permette». C'è qualcosa del Friuli che ti porti quando sei in giro per il mondo? «Sì, la polentiera! A parte gli scherzi non dimentico mai il mio Friuli e una volta l'anno, almeno, torno sulle strade di casa». Un consiglio per le ragazze che vogliono intraprendere la tua stessa strada? «Uno solo: studiate tanto. È l'unico modo per veder riconosciute le proprie capacità e migliorare la qualità del nostro lavoro».
Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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