Europee e amministrative di giugno, ecco i primi candidati. In Fvg verso il duello Meloni-Schlein

Lunedì 19 Febbraio 2024 di Loris Del Frate
Europee e amministrative di giugno, ecco i primi candidati. In Fvg verso il duello Meloni-Schlein
PORDENONE/UDINE - Mancano ancora due mesi abbondanti prima di consegnare le liste per le europee di giugno, ma lo scheletro delle candidature si sta delineando praticamente in tutti i partiti. Il primo segnale, anche se manca per entrambe l’ufficialità, è che si delinea pure in Friuli Venezia Giulia uno scontro tra la premier Giorgia Meloni che potrebbe essere capolista di Fratelli d’Italia nella circoscrizione che comprende oltre alla regione anche il Trentino, il Veneto e l’Emilia Romagna e la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein. Uno scontro tutto al femminile che sarà quasi certamente replicato in tutta Italia visto che in caso di candidatura saranno capolista in tutte e cinque le circoscrizioni. Un dato interessante che va oltre la vittoria della sfida per le due concorrenti è il confronto con il risultato personale che nel 2019 fece il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini che nella circoscrizione superò le 514 mila preferenze. La Lega allora prese il 42.6 per cento, il valore più alto in assoluto.
Difficile pensare che nella lista della Circoscrizione dietro la segreteria nazionale Schlein ci sia un candidato friulano. Molto più facile, invece, che il posto venga riservato a un uscente dell’Emilia o a un rampante sempre della regione “rossa”, una delle poche rimaste in mano al Pd. Come dire che questo giro quasi certamente il Fvg non avrà rappresentanti del Pd in Europa. In casa di Fratelli d’Italia, invece, la possibilità che subito dietro Giorgia Meloni ci possa essere Alessandro Ciriani non è per nulla peregrina. Anzi. Se è vero, come dicono all’interno del partito, che sia stata direttamente la premier a volere il sindaco pordenonese in lista, tutto fa supporre che Ciriani possa essere proprio il numero due, superando, quindi, candidature anche “pesanti” sia del veneto che dell’Emilia Romagna. Facile anche ipotizzare che in campagna elettorale la premier possa fare un “viaggio” pure a Pordenone, salendo sul palco con il sindaco. Nella Lega a quanto pare i giochi sembrano già fatti. Anna Cisint ha già ottenuto il via libera per l’euroseggio e tutto fa supporre che avrà tutto il partito regionale che corre per lei, mentre l’uscente Elena Lizzi dovrà cercare di frenare l’onda d’urto, ma le sue possibilità di farcela sono ridotte, salvo il fatto che il Carroccio non faccia percentuali decisamente molto alte che in questo momento, alla luce dei sondaggi che circolano, non sono per nulla messe in preventivo. 
Alla ricerca di mantenere il seggio delle passate elezioni europee, c’è pure il Movimento 5Stelle che ricandiderà, l’uscente Sabrina Pignedoli. Per la verità in Friuli Venezia Giulia non si è vista praticamente mai in qeusti cinque anni, forse una o due volte a Trieste, ma per il resto un fantasma. In ogni caso avendo fatto un solo mandato sarà senza dubbio la candidatura di punta del Movimento. In corsa potrebbe esserci pure Mauro Capozzella, il segretario provinciale del Friuli Venezia Giulia, sempre ammesso che le regole interne non lo stritolino perche ha fatto un passo avanti prima del previsto. Del resto il Movimento, oltre ad avere di fatto una presenza prossima alla zero sui territori, è persino spaccato all’interno. Non tutti, infatti, hanno gradito la nomina a coordinatrice regionale di Elena Danielis, fidata dell’ex ministro triestino Patuanelli, così come è piaciuto poco, soprattutto a Pordenone e Udine, il ritorno di Paolo Menis, dopo essere uscito dal Movimento. Non solo è tornato, ma è pure diventato coordinatore dei 5Stelle a Trieste, la provincia dove c’è lo zoccolo duro del movimento pentastellato.
 
Ultimo aggiornamento: 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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