Coronavirus, tre medici friulani volontari per curare i pazienti in Lombardia

Giovedì 9 Aprile 2020 di Alessia Pilotto
I medici friulani volontari per andare a dare una mano in Lombardia
La preoccupazione, umana, di andare a lavorare in una zona particolarmente a rischio nel cuore dell'epidemia da Coronavirus, in Lombardia, non li ha fermati: tre medici sono partiti ieri dal Friuli Venezia Giulia per aiutare i colleghi impegnati negli ospedali delle zone più colpite dal coronavirus, in Lombardia, aderendo al bando della Protezione Civile. Si tratta di Vittoria Nusca, chirurgo dell’Ospedale di San Daniele, Tullio Colombo, anestesista dell’ospedale di Tolmezzo e Alessandro Coiutti, chirurgo dello stesso nosocomio. I tre medici sono partiti ieri da Udine: il gruppo comunale della Protezione Civile si è occupato del loro trasporto dal Friuli Venezia Giulia fino a Verona, per l'imbarco sull'areo fino a Roma, dove parteciperanno ad una riunione con con il Capo dipartimento delle Protezione civile, Angelo Borrelli, e con il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.

A salutarli, in via Pola a Udine, è andato l'assessore comunale alla salute Giovanni Barillari che ha espresso la propria gratitudine, sottolineando come il popolo friulano sia sempre in prima linea quando si tratta di aiutare gli altri nelle situazioni di difficoltà. “Sono partiti per Roma – ha spiegato l'assessore - per un addestramento e poi sapranno qual è la loro destinazione. Si ipotizza, comunque, che saranno destinati all'ospedale covid allestito alla Fiera di Milano Rho. Sono persone animate da grande entusiasmo, solidarietà e voglia di mettersi a disposizione, che, secondo il mio giudizio, è una prerogativa comune a tutti i medici e infermieri friulani. E non vuole essere una frase di rito, ma un'affermazione sostanziale”.

I medici hanno infatti spiegato che per loro si è trattato di una decisione naturale, quella di andare ad aiutare (per tre settimane) pazienti e colleghi in difficoltà, in una zona in cui la situazione è ben più grave di quella in Friuli Venezia Giulia. “Hanno avuto il nulla osta dell'Azienda Sanitaria – ha concluso Barillari -, e io ritengo che questo possa essere considerato, indirettamente, un segno che la situazione qui sta migliorando e che le previsioni seguono un trend di lenta, ma progressiva decrescita”.
Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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