131 profughi under 18 in un anno:
costeranno oltre 2 milioni di euro

Venerdì 22 Luglio 2016 di Paola Treppo
131 profughi under 18 in un anno: costeranno oltre 2 milioni di euro
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CIVIDALE DEL FRULI (Udine) - «Furti, truffe, scippi, rapine: ormai anche le più tranquille città del Friuli, com’era Cividale, sono diventate teatro quasi quotidiano di reati. Senza voler puntare il dito contro nessuno, è evidente che la situazione è peggiorata con l’aumento del numero degli immigrati». Lo sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli dopo l’ennesimo episodio di scippo avvenuto a Cividale. «Siamo di fronte a una vera e propria emergenza. Solo negli ultimi due giorni tre casi di catenine strappate per strada a Cividale, Precenicco e Manzano. E non si tratta di casi isolati. A Cividale, lo scorso anno, un turista americano è stato malmenato da un branco di giovani che voleva rubargli il telefono cellulare, per non parlare dei furti nelle abitazioni. Senza voler entrare nel merito delle indagini e delle specifiche responsabilità, bisogna rilevare che con l’aumento del numero degli immigrati la percezione della sicurezza è diminuita anche nella nostra isola felice».
 
«Penso - prosegue l’esponente di Forza Italia - ai minori stranieri non accompagnati ospitati a Cividale che solo nell’ultimo trimestre hanno raggiunto quota 131. È bene precisare che i minori stranieri non accompagnati ospitati nelle nostre città per la grandissima parte non sono bimbi, ma giovani dai 16 ai 18 anni che provengono da Kosovo (82 - 62,3%), Bangladesh (36 - 27,4%), Albania (9 - 6,9%), Togo (3 - 2,3%) e Nigeria (1 - 0,8%); 56 di questi (il 42,7%) ad oggi hanno già superato i 18 anni. Non, quindi, profughi di guerra, ma migranti economici che molto spesso una volta arrivati nel nostro Paese, non se vanno più e, costeranno alle casse del Comune di Cividale del Friuli, per il solo 2016, 2.156.979 euro, rimborsati in parte dallo Stato e in parte dalla Regione, senza considerare i nuovi arrivi».
 
«Questi giovani girano sempre in gruppo e si appropriano di spazi vitali della città, come le zone dove si concentra maggiormente la copertura del wi-fi e le sponde del Natisone, dove ormai sono forzatamente cambiate anche le abitudini di sempre degli autoctoni nel passare la giornata a prendere il sole o rinfrescarsi.

Tutti spazi dei quali anche i cittadini italiani hanno diritto di usufruire liberamente e senza sentirsi condizionati. Ritengo indispensabile vengano almeno rafforzati i sistemi di sicurezza, con installazione di ulteriori e nuove telecamere di sicurezza e l’aggiornamento della tecnologia di quelle già esistenti, visto che gli impianti di nuova generazione consentono, ad esempio, di identificare i veicoli che hanno targhe segnalate dalle forze dell’ordine e hanno una maggiore risoluzione anche nell’identificazione delle persone». 

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