Lo chef Francesco conquista il calcio, dall'Udinese alla Nazionale svizzera

Co Molina Lopez è sbarcato anche a Londra e poi è arrivato alla squadra elvetica

Lunedì 24 Aprile 2023 di Tiziano Gualtieri
Francesco Baraldo Sano

UDINE - Da executive chef nel suo locale di Tarvisio a cuoco della nazionale di calcio svizzera in occasione dei raduni in vista delle partite di qualificazione ai campionati europei di Germania2024. Chissà se Francesco Baraldo Sano, titolare del ristorante "L'Altro Gusto", pensava di arrivare a questi livelli quando, per la prima volta in maniera "seria", si è messo davanti ai fornelli.

Classe 1973, con un passato da steward per Alitalia, un giorno ha deciso di dare sfogo a una sua grande passione: la cucina. Dopo alcuni stage anche all'estero per affinare la tecnica sommati alla voglia di mettersi in gioco, la vera svolta arriva quando, nella cucina del Golf Club di Tarvisio, decide di fare coppia con un suo grande amico, il compianto Ilija Pejic. Il rapporto dura un anno ma permette a Francesco di prendere ancora più consapevolezza che quella è la sua strada. Acquista un ristorante che, insieme alla moglie Elisa, rinnova non solo strutturalmente ma anche come filosofia di cucina. Il sogno è diventato realtà ma non è ancora giunto il momento di fermarsi. Poco dopo, infatti, squilla il telefono: dall'altra parte c'è la signora Pozzo.


ALLO STADIO
«Ero già stato allo stadio Friuli per gestire un evento dell'Udinese ma questa volta mi chiesero di aiutarli nel ritiro di Sankt Veit poiché c'era qualche problema con lo chef di allora». È il primo contatto di una nuova opportunità e Francesco, con il solito spirito avventuriero, ci prova. «Ci siamo "annusati" e piaciuti». Da quel momento diventa punto di riferimento per ciò che l'Udinese organizza alla Dacia Arena durante le partite di campionato, Coppa Italia, consulente durante i ritiri e in occasione di eventi. Nel frattempo nascono amicizia e stima reciproca con Antonio Molina Lopez, nutrizionista molto conosciuto nel mondo del calcio «che ha sistemato anche il mio fisico» in forze all'Udinese dal 2018. Calcio e tavola: due mondi all'apparenza lontani ma che in realtà viaggiano di pari passo se si vogliono ottenere risultati importanti. L'alimentazione è fondamentale per i giocatori: una pietanza sbagliata può mettere a rischio il lavoro fisico, una dieta non equilibrata può far svanire mesi di preparazione. Il "team" composto da Antonio e Francesco è sbarcato anche a Londra in occasione del Summer Camp del Watford, altra squadra dell'orbita Pozzo: «La mia disponibilità è stata ripagata da una grande fiducia e collaborazione». E la nazionale svizzera? Anche quella è un'avventura iniziata quasi "per caso" dopo la cocente eliminazione dei rossocrociati ai mondiali in Qatar. La federazione decide di rinnovare il concetto di preparazione atletica e per farlo si affida a un nuovo team. Tra i componenti, lo stesso Antonio che ancora una volta chiede a Francesco di affiancarlo. «L'ASF ha fatto questo investimento cambiando tutte le vecchie abitudini alimentari. Non avevano un nutrizionista ma solo un cuoco (Emil Bolli ndr) abituato a una certa cucina. I primi giorni ho dovuto conquistarmi la fiducia, ma mi hanno messo subito a mio agio facendomi sentire parte della grande famiglia "Svizzera" creando un ottimo spirito di squadra che lavora per un solo obiettivo: qualificarsi agli Europei 2024». L'accordo, infatti, si basa anche sui risultati: «Finita questa la fase, si valuterà. Se ci sono state migliorie, si potrà continuare per il Mondiale 2026». Il cambio non è stato semplice neppure per i giocatori «anche perché tu sei la benzina del loro motore», ma la cucina mediterranea unita a due roboanti vittorie (5 a 0 con Bielorussia e 3 a 0 con Israele), hanno reso tutto più "semplice". «Le vittorie hanno sicuramente contribuito a far "digerire" il nuovo modo di lavorare e tutto l'entourage è soddisfatto». Soddisfatto a tal punto che a Francesco è stato proposto anche di seguire l'Under21 impegnata nei prossimi Europei in Romania e Georgia. In quel torneo Baraldo andrà incontro a un'altra sfida: il 25 giugno la Svizzera affronterà l'Italia. «Sarà davvero strano perché so già che mi emozionerò sentendo il nostro inno, ma io indosserò la divisa della Svizzera». Per Francesco si preannuncia davvero un bel derby: da una parte il cuore, dall'altra la professione.

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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