Cede l'asfalto in A4, l'esperto spiega: «Un vuoto sotto il manto stradale, ecco perché... e può accadere ancora»

Venerdì 8 Aprile 2022 di M.A.
Cede l'asfalto in A4, l'esperto spiega perché

Cos'è successo - tecnicamente - ieri mattina sull'autostrada A4? Cos'ha causato l'avvallamento che ha mandato nel caos più totale non solo la grande viabilità ma anche le strade statali della nostra regione? A spiegarlo, dettagliatamente, è direttamente Autovie Venete, che affida al direttore dei lavori, Denis Padoani, l'analisi degli eventi della scorsa notte.


«Si è trattato di un avvallamento del manto stradale di circa 10 centimetri e ha interessato poco meno di 20 metri della corsia di marcia - ha illustrato -.

Le ulteriori indagini avviate immediatamente dopo aver riscontrato il problema, e che hanno riguardato l'area dove si è verificato il danneggiamento, ci hanno indotto a intervenire per garantire l'incolumità dell'utenza autostradale». Così Denis Padoani, direttore dei lavori del primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli Portogruaro) della terza corsia, chiarisce quanto è accaduto la scorsa notte.


«In questi giorni spiega Padoani scendendo nel dettaglio del cantiere della terza corsia stiamo lavorando alla fase due del cantiere, ovvero all'ampliamento della carreggiata in direzione Venezia. In prossimità dei sottopassi che devono essere demoliti e ricostruiti devono essere necessariamente infisse nel terreno delle palancole ovvero delle lastre d'acciaio che nel caso della scorsa notte erano lunghe 12 metri per poter, da un lato, sostenere l'asse autostradale, e dall'altra per poter scavare e realizzare successivamente i manufatti».


L'attività condotta la scorsa notte riguardava proprio l'infissione di una serie di palancole nella vecchia sede stradale a una profondità di otto metri all'altezza del sottopasso di via Bertaldo.
«Queste palancole vanno infisse per vibrazione precisa Padoani -. È accaduto che il rilevato della vecchia sede stradale, ovvero il cumulo di terra, si è ulteriormente compattato creando un vuoto sotto l'asfalto. Da qui l'avvallamento di circa 10 centimetri della pavimentazione che ci ha indotti a intervenire immediatamente con la chiusura autostradale per garantire l'incolumità dell'utenza». L'intervento di ripristino della pavimentazione è durato 10 ore «perché dopo aver circoscritto l'area abbiamo proceduto conclude Padoani con la fresatura e la demolizione della pavimentazione ammalorata, con l'ulteriore compattazione del materiale del rilevato, e infine con la stesa della nuova fondazione stradale e dell'asfalto».


Il cedimento che ha costretto Autovie Venete a chiudere completamente un tratto di autostrada potrebbe verificarsi di nuovo? La risposta purtroppo è sì, perché si tratta di un inconveniente legato proprio all'attività di cantiere finalizzata all'allargamento della sede stradale. Per questo la società ha disposto una serie di indagini geotecniche lungo tutto il tratto interessato in questi mesi dai lavori per la realizzazione della terza corsia. Saranno messi in opera dei monitoraggi statici al fine di comprendere la solidità del terreno al di sotto del manto stradale. Anche per questo motivo ieri sera (dalle 22) lo stesso tratto tra Latisana e Portogruaro è rimasto ancora chiuso fino alle 4 del mattino.

Ultimo aggiornamento: 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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