Auto in panne, odissea di una disabile: l'assicurazione non risponde, un labirinto di chiamate, soli per ore

Martedì 14 Giugno 2022
Auto in panne, odissea di una disabile: l'assicurazione non risponde, un labirinto di chiamate, soli per ore

UDINE - Un'auto che va in panne, un'assicurazione che non riesce a dare le risposte dovute in caso di guasto ai suoi assicurati e le ore che passano, inesorabili, rischiando di far restare nottetempo sul ciglio della strada marito e moglie, con la donna disabile in carrozzina. È la disavventura che è capitata il 30 maggio a una coppia di Cervignano che, date le peripezie vissute in una calda giornata di pre estate e la desolazione provata perché sembrava che dare una risposta a quella situazione non fosse problema di qualcuno, l'ha spinta a rendere nota la vicenda, chiedendo l'anonimato a fronte di un'identità comunque in possesso de Il Gazzettino e confermando, qualche giorno dopo, che le istituzioni nello specifico il Comune si sono fatte parti attive per assicurare il trasporto gratuito della signora in ospedale a Udine per una visita fissata per ieri.

Dovrebbe inoltre scattare, ma il marito resta prudente - «finché non vedo.», dice - una lettura della situazione da parte dei servizi sociali, al fine di attivare i servizi assistenziali che la condizione richiede. «Finora spiega il marito della donna non avevamo mai chiesto nulla, avendo cercato di farcela da soli, con l'auto acquistata con il contributo regionale per renderla funzionale al trasporto della carrozzina, in un equilibrio costruito nel tempo e che, improvvisamente, si è rotto». È la signora a ricordare la cronaca di quel giorno. «Attorno alle 14, di ritorno in automobile da una visita presso l'ospedale Gervasutta, in zona Udine sud all'incrocio tra via Gonars e via Selvuzzis, io disabile in carrozzina e mio marito abbiamo avuto un incidente.

Due operatori della Sogit, che passavano di là, si sono gentilmente fermati a prestare soccorso e chiamare il 112. Intervenuta la Polizia Locale ha fatto le rilevazioni e il verbale. Nel momento in cui avremmo potuto rientrare a Cervignano con l'automobile, il mezzo risultava bloccato per il sistema di sicurezza che, in caso di incidente, blocca il carburatore. Vani sono stati i tentativi di resettare il pannello di controllo, fatti anche da parte della stessa Polizia Locale. In quel momento l'auto è stata spinta nell'unica stradina di campagna. I vigili sono andati via e noi abbiamo atteso il carro attrezzi chiamato alle ore 15.50 (circa) tramite il numero verde dell'assicurazione».


IL RACCONTO
Da qui inizia l'odissea, perché l'assicurazione chiede di «avere pazienza». Passa un'ora e la coppia risollecita, scoprendo poco dopo che alla prima chiamata l'assicurazione non aveva attivato l'intervento del carroattrezzi. Finalmente il carroattrezzi arriva ma, per ragioni di sicurezza, rimanda l'intervento alle ore notturne. Si sono fatte le 18.30. La coppia richiama l'assicurazione. Nel frattempo, «si ferma un signore pronto ad aiutarci ma ringraziamo dicendo che l'assicurazione si era attivata», ricorda la signora. «L'assicurazione però non riesce a trovare un mezzo. I taxi che non sono attrezzati per i disabili non ci caricano. Una ditta che fa servizio per i disabili aveva chiuso alle 17.30». A quel punto, prosegue, «mio marito prova a chiamare la Polizia Municipale e i Carabinieri per vedere se trovano qualcuno che possa risolvere il nostro problema. I vigili avevano già fatto il loro. I carabinieri non intervengono perché non siamo considerati in situazione di pericolo. Ci consigliano di chiamare la Croce Rossa, ma purtroppo non fanno servizio a pagamento». Verso le 19, la signora è costretta a chiamare l'anziana madre che vive a Muggia, la quale «si è recata al commissariato di Polizia che, capito il problema, si mobilita». Nel frattempo, è passato un conoscente che avrebbe voluto prestare aiuto ma non aveva il mezzo adeguato e altre persone hanno portato bottigliette d'acqua. «Finalmente la Croce Verde di Cervignano ci recupera alle 20.15 e il costo del trasporto, a nostro carico, è stato di 90 euro», sintetizza il marito. L'auto è stata recuperata, ma non ancora riparata. Per questo la coppia ha presentato la situazione in Comune «e lunedì la Croce Verde garantirà il trasporto a Udine gratuitamente conferma il marito -. Intendiamo sensibilizzare affinché si presti subito attenzione quando un disabile si trova in difficoltà. Quel giorno, per alcune ore, abbiamo provato un netto senso di abbandono».

 

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