UDINE - Due stop in poco più di quaranta giorni di "attività". E, stavolta, il processo di ripresa (per non dire la resilienza) dei due ascensori nella stazione ferroviaria udinese sembra più arduo rispetto al primo round. Slitta ancora, infatti, la riattivazione degli elevatori inaugurati il 12 maggio scorso dopo oltre tre anni e mezzo dall'avvio dei lavori, grazie al "miracolo" fatto dall'Adunata alpina e al pressing congiunto di Comune di Udine e Regione su Rfi.
I cartelli
Ma l'intervento provvidenziale di ripristino atteso per ieri non c'è stato. Davanti alle porte tristemente chiuse dell'ascensore al primo binario, a pochi passi da una comitiva austriaca con pesanti e-bike al seguito, c'è ancora il cartello in italiano e inglese che «avverte la gentile clientela che l'ascensore è in manutenzione». Ma la data è stata aggiornata. Se il primo avviso, affisso poco più di una settimana fa, riportava il 26 giugno a partire dalle 12 come "d-day" per il rientro in funzione, stavolta si legge che «il servizio sarà ripristinato il giorno 30 giugno a partire dalle ore 17.30». Stessa musica anche per l'elevatore al servizio del quinto e sesto binario, con la luce rossa "Fuori servizio" ben evidente. Non è andata quindi come nel primo round. Il "miracolo" alpino in quel caso aveva fatto cessare i suoi benefici effetti dopo appena una decina di giorni di "vita" dei due ascensori inaugurati il 12 maggio. Il tempo di gustarsi il raduno di Penne nere e di tirarne il bilancio e già uno dei due elevatori - quello sul primo binario - era andato ko. Ma il "malanno" (un problema con un componente) aveva presto contagiato anche il suo gemello sulla banchina del quinto e sesto, perché, come allora aveva spiegato Rfi, la procedura di manutenzione aveva costretto a fermarli entrambi. In quel caso lo stop era durato un po' meno del previsto - sei giorni - prima dell'intervento della ditta lombarda. Stavolta non sarà così. «Hanno prolungato la data di ripristino», conferma, infatti, l'assessore regionale ai Trasporti Cristina Amirante, che si è subito informata e che ha sollecitato il riavvio dei due ascensori quanto prima. Per la riattivazione si era già speso anche l'assessore comunale Ivano Marchiol: «Stiamo vedendo se possiamo organizzare un'unità di pronto intervento, ma vanno tenuti in considerazione tutti gli aspetti legati alle responsabilità».