TRIESTE- Polizia Postale e Airbnb, il portale online di case vacanza, hanno rinnovato la collaborazione per gli utenti che scelgono la prenotazione delle vacanze online e hanno individuato in Marco Camisani Calzolari - che già collabora con la Polizia contro le truffe online - il testimonial di una campagna il cui scopo è evitare i tentativi di truffa.
Di solito, questo tipo di truffa «fa leva sull'esigenza dell'internauta non solo di risparmiare ma anche di ottenere la migliore soluzione al minimo prezzo. È pertanto fondamentale fare attenzione ai segnali spia», indica Maria Cristina Fagone, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Fvg.
Truffa della casa vacanza, come funziona?
Dunque, attenzione ai seguenti annunci: il proprietario dell'immobile è all'estero e si chiede un bonifico internazionale a titolo di caparra e i documenti personali (che saranno utilizzati per costruire una falsa identità); il problema informatico, per cui si chiede di continuare la conversazione per posta elettronica o messaggistica; un annuncio sprovvisto di recensioni per il quale si propone un notevole sconto. Si consiglia di fare attenzione a link condivisi via email o da altri siti, diffidare da chi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari e poi chiede di trasferire la trattativa su un altro portale come Airbnb; meglio non aprire link allegati e prenotare dal sito o dall'app senza disporre bonifici bancari. Attenzione inoltre ai siti-clone: deve essere sempre presente l'icona del lucchetto accanto all'indirizzo della pagina web.
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