«Giulio è un simbolo che unisce»:
premio alla memoria di Regeni

TRIESTE - Anche il Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta 2016 sollecita verità sul caso Giulio Regeni. Verità intorno alla tragica fine del ricercatore friulano e al caso che dallo scorso febbraio desta indignazione nell'opinione pubblica italiana e internazionale è stata chiesta a gran voce ieri sera al Politeama Rossetti in occasione della Serata "I nostri Angeli", evento culminante del premio giunto alla sua XIII edizione. la Fondazione Luchetta – Ota – D'Angelo - Hrovatin (i nomi di giornalisti Rai Fvg morti in servizio in zone di guerra), che insieme alla Rai promuove il premio, ha realizzato oltre un migliaio di spille gialle che invocano "Verità per Giulio Regeni". Sono state offerte per completare la mise del pubblico ma anche dei protagonisti della serata, perché sia dal palcoscenico che dalla platea il colpo d'occhio nel segno  di Giulio diventi leit motiv di una serata concepita per il buon giornalismo e a sostegno dell'infanzia e della gioventù violata e minacciata a qualsiasi latitudine del pianeta.  In platea c'erano anche Claudio e Paola Regeni, chiamati a ritirare il premio speciale 2016 assegnato dalla Fondazione Luchetta alla memoria del figlio. Per loro un lungo applauso della platea che si è alzata in piedi per condividere una battaglia di verità e giustizia: «Giulio è un simbolo che unisce - ha detto la mamma - la parola di questa iniziativa è una sola, il dialogo. Giulio voleva capire le cose e noi vogliamo capire cosa e perchè è successo a Giulio».