Sparatoria in Questura, la Cassazione rigetta il ricorso e conferma l'assoluzione di Meran per vizio di mente

Martedì 27 Febbraio 2024
Sparatoria in Questura, la Cassazione rigetta il ricorso e conferma l'assoluzione di Meran per vizio di mente

TRIESTE - La Cassazione ha confermato l'assoluzione di Alejandro Stephan Meran, rigettando quindi il ricorso in quanto inammissibile. L'uomo, cittadino dominicano, accusato del duplice omicidio di due poliziotti, Pierluigi Rotta e Matteo Demengo, uccisi nella questura di Trieste, il 4 ottobre 2019, era stato riconosciuto incapace di intendere e di volere con obbligo di permanenza per trent'anni in una Rems.

Respinto il ricorso

I supremi giudici della prima sezione penale hanno rigettato infatti il ricorso della procura generale di Trieste contro la sentenza della Corte di Appello che nei confronti del 33enne di origine dominicana aveva riconosciuto, così come in primo grado, il "vizio totale di mente", disponendo la sua permanenza in una Rems, ossia una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, per 30 anni, vista la pericolosità e la necessità di cure specifiche.

Il sostituto procuratore generale della Cassazione Antonietta Picardi aveva sollecitato l’inammissibilità del ricorso avanzato dalla procura generale di Trieste. La Corte ha accolto il parere di Picardi.

«Ingiustizia verso le vittime»

Delusione è stata espressa dall'avvocato di parte civile Giusi Ferro, che ora attende le motivazioni. «Esprimiamo amarezza per quanto deciso oggi dalla Cassazione. Rimane evidente che si è consumata una vera e propria ingiustizia nei confronti delle vittime». È il commento dell'avvocato Valter Biscotti, che rappresenta Fervicredo.

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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