La foresta di Tarvisio protagonista della serie tv "Fiori sopra l'inferno"

Mercoledì 22 Giugno 2022 di E.B.
La foresta di Tarvisio protagonista della serie tv "Fiori sopra l'inferno"

TARVISIO - La foresta, un commissario topico, misteri, indagini e un sottile gioco fra i valori della vita e della morte sono i protagonisti della serie Rai-Tv in tre serate tratta dall’omonimo romanzo thriller di Ilaria Tuti, “Fiori sopra l’Inferno”, diretta da Carlo Carlei e prodotta da Publispei e Rai Fiction con il supporto di Friuli Venezia Giulia Film Commission–PromoTurismoFVG,  Comune di Chiusaforte, Comune di Malborghetto-Valbruna, Comune di Tarvisio, Comune di Udine, il FEC – Fondo edifici culto, il Corpo Forestale Fvg, il Soccorso Alpino di Cave del Predil, i pompieri volontari di Malborghetto-Valbruna e la Comunità montana della Val Canale e Canal del Ferro e la Polizia di Stato.

Il film vede come protagonista Elena Sofia Ricci nelle vesti di Teresa Battaglia, commissario di Udine ed esperta in profiler, assegnata al caso di Travenì dove un assassino rischia di destabilizzare la quiete ostentata e fittizia della comunità locale. “Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde.” Queste le prime righe del romanzo della pluripremiata scrittrice gemonese Ilaria Tuti che ambienta il thriller nelle Alpi della zona del tarvisiano tra Malborghetto-Valbruna e l’incantata Val Saisera e tra Camporosso, Tarvisio, Sella Nevea e la Val Canale. La città di Udine fa invece da cornice alla vita personale di Teresa Battaglia e Massimo Marini, giovane ispettore a fianco del commissario in questa indagine apparentemente impossibile.

Travenì è un piccolo paradiso tra le montagne dove si registrano una serie di crimini inspiegabili sui quali è chiamata a indagare la protagonista, donna forte e al contempo fragile, dotata di un sarcasmo e di una sensibilità fuori dal comune.

Al suo fianco l’assistente Parisi e il giovane ispettore Massimo Marini che diventa da subito bersaglio dell’affetto ruvido di Teresa, la quale soffre di una malattia a cui non vuol dare un nome, capace di toglierle l’arguzia e la memoria. Doti, queste, necessarie per immedesimarsi nell’assassino, comprenderlo, entrare in empatia e, alla fine, anticipare le sue mosse per salvare vite umane. Gli unici su cui Teresa Battaglia può contare sono i bambini di Travenì perché ancora acerbi e pertanto diversi dalla comunità adulta chiusa nel tentativo di nascondere i fantasmi del passato e le ombre del presente.

La troupe composta da 79 professionisti di cui 22 maestranze regionali è stata presente sul territorio dal 28 marzo al 7 maggio per un totale di 41 giorni: la serie andrà in onda su Rai 1 fra gennaio e febbraio 2023.

 

Ultimo aggiornamento: 17:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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