L'area partenze si rifà il look: «Stiamo finalmente diventando raggiungibili»

Venerdì 25 Novembre 2016 di E.B.
L'area partenze si rifà il look: «Stiamo finalmente diventando raggiungibili»
2

TRIESTE - «Finalmente stiamo diventando raggiungibili». Frase ad effetto quella utilizzata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani intervenuta stamattina all'aeroporto di Trieste (che tuttavia manterrà il nome originario Savorgnan di Brazzà onde evitare eventuali polemiche) per l'inaugurazione della riqualificata area partenze. Nuovo logo e nuovo brand però: Trieste Airport Friuli Venezia Giulia per garantire un risultato, anche ai fini della promozione, più efficace ed incisivo. Ad un anno dall'inizio della nuova gestione, capitanata dal presidente Antonio Marano, l'inaugurazione odierna rappresenta il primo obiettivo centrato del piano industriale 2016-2020 che prevede investimenti per 39 milioni di euro. L'area riservata ai viaggiatori in partenza è stata risistemata utilizzando le volumetrie esistenti (6mila metri quadri) e puntando in questa prima fase sulla ristorazione con un Moka Market che offre una variegata offerta di cibi e bevade. E poi toilettes rimesse a nuovo, spazi ampi e luminosi e nuove sedute per i passeggeri in attesa dell'imbarco.

Prossimi step, entro maggio, un'area retail (vendita al dettaglio) e un duty free. L'occasione è stata propizia per annunciare che ieri a Gorizia è stato firmato il contratto d'appalto per far parire a dicembre il cantiere del primo lotto del polo intermondale con una durata dei lavori di 13 mesi. Sarà il primo aeroporto in Italia ad essere collegato direttamente alla ferrovia. E poi numeri su numeri a partire da quelli previsti dal piano nazionale degli aeroporti che guardando al 2030 individuano, per l'aeroporto di Treste, una soglia di traffico passeggeri pari a 1,8 milioni. La società aeroportuale chiuderà il 2016 in pareggio e con 740mila passeggeri.  Nell'estate del prossimo anno si passerà alla riqualificazione della pista di volo cercando di non chiudere lo scalo nelle tre settimane previste di lavori di modo da non creare disagio all'utenza. «Per vendere il prodotto devi avere il prodotto - ha detto Serracchiani - il lavoro è stato molto duro ma oggi questo scalo ha una dignità diversa».
 

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci