Si infittisce il giallo dei giocatori africani di pallamano scomparsi durante i Mondiali under 19 in Croazia. Dopo i dieci componenti della Nazionale del Burundi, ha fatto perdere le proprie tracce anche un atleta del Ruanda, altra ex colonia prima tedesca e poi belga. Per questo viene nuovamente ipotizzata una fuga verso la Germania o, considerando l'elemento della francofonia, in direzione della Francia, destinazione che potrebbe presupporre il transito a Nordest attraverso il varco di Trieste.
NELLA POLIZIA
Non sembrano infatti esserci dubbi sul "sogno europeo" quale movente delle sparizioni. Come il Burundi, anche il Ruanda è uno dei Paesi più poveri del mondo, con una storia segnata dalla guerra civile, dal genocidio e dai brogli elettorali. La squadra è rientrata mercoledì a Kigali, dopo essersi classificata al 27° posto su 32. Al ritorno in patria è stato comunicato che Fred Nshimyumuremyi era misteriosamente scomparso dall'hotel di Zagabria in cui pernottava con i suoi compagni.
ASILO
Esaurito il permesso temporaneo di circolazione in area Schengen, ottenuto per il fatto che ora la Croazia fa parte dell'Ue, gli atleti africani di pallamano potrebbero chiedere asilo a qualche Stato europeo. Furiosa la reazione di Remy Barampama, ministro burundese dello Sport, vista anche l'eliminazione della squadra dal Mondiale: «Questo appannamento dell'immagine del Burundi è indubbiamente esacerbato dalle ragioni non plausibili addotte da queste pecorelle smarrite per giustificare il loro comportamento. Il nostro orgoglio è stato minato dal comportamento disonorevole di alcuni giocatori». Pertanto sono state annunciate alcune contromisure: oltre a rafforzare lo «spirito patriottico» degli atleti, potrebbero essere firmate lettere di impegno prima della convocazione dei giocatori e del rilascio dei visti, in modo da frenare «questo flagello nelle sue fasi iniziali». Chissà se basterà, per resistere alla miseria.