TRIESTE - Si era sposata nel suo Paese di origine e una volta ottenuti i documenti con un altro cognome era rientrata illegalmente in Italia - in violazione alla normativa sull’Immigrazione - dalla quale era stata espulsa nel 2018.
I tre autori sono stati fotosegnalati e, proprio grazie alle impronte digitali, gli agenti hanno accertato che la ragazza serba, S.I., espulsa dall’Italia nel 2018 con un provvedimento del Prefetto di Udine ed intimato dal Questore della città friulana, aveva fatto rientro in violazione alla normativa sull’Immigrazione prima dei cinque anni previsti. Nel vano tentativo di eludere i controlli, la donna, che aveva altre generalità all’atto dell’espulsione, si era infatti sposata nel Paese di origine ed aveva ottenuto dei documenti con un altro cognome: scoperti però i suoi precedenti dati anagrafici è stata tratta in arresto e portata al carcere del Coroneo.