Botti di Capodanno, infortuni in calo: ecco i consigli della Polizia

Mercoledì 28 Dicembre 2016 di E.B.
Botti di Capodanno, infortuni in calo: ecco i consigli della Polizia

TRIESTE - Infortuni in calo in tutto il Friuli Venezia Giulia ma l'attenzione delle forze dell'ordine sull'utilizzo dei fuochi d'artificio resta alta con l'avvicinarsi del Capodanno. Non si ravvisa nemmeno il fenomeno del traffico illegale di fuochi pirotecnici. L'anno scorso ci sono stati in tutto 4 infortuni a livello regionale: 1 a Udine (ustioni alle dita per un maggiorenne), 1 a Trieste (una donna ha riportato ferite al volto e alla coscia con 8 giorni di prognosi), 2 a Gorizia (ustioni e lesioni al palmo di una mano per un minorenne e ustioni e lesioni anche ad un occhio per un maggiorenne). Nessuna criticità a Pordenone. A livello nazionale 190 feriti di cui 38 (pari al 20%) minorenni. I dati sono stati forniti questa mattina dall'Ufficio di prevenzione generale della Questura di Trieste e dal nucleo artificieri regionale che hanno posto l'accento sull'importanza di tenere alta la guardia: «Anche se i dati sono confortanti, è importante utilizzare solo botti regolari e adoperarli in modo corretto per evitare lesioni a cose e persone e relative conseguenze penali» ha sottolineato il commissario capo Davide D'Auria.

Le istruzioni per l'uso sono le consuete: rivolgersi alle rivendite autorizzate, seguire le indicazioni sulle etichette (confermano la garanzia del prodotto), utilizzare i petardi lontano dalle private dimore e dalle persone e solo da parte dei maggiorenni. Fondamentale è osservare quanto prescritto nell'etichetta per evitare danni. Evitare assolutamente di raccogliere i petardi inesplosi, non è possibile manovrarli nè aprirli e vanno pertanto contattati i numeri di emergenza. E ancora: i fuochi pirotecnici vanno utilizzati all'aperto, non vicino ad altre persone nè vanno modificate le confezioni ma neanche vanno uniti più fuochi assieme. Massima attenzione alle zone boschive, specie in questo periodo di prolungata assenza di pioggia, alle tende, ai vestiti e alla direzione (non vanno accesi o lanciati verso finestre e balconi). Vanno tenuti lontano dalle fonti di calore e dagli animali. La fascia d’età fra gli 11 e i 16 anni risulta è quella più colpita dal fenomeno e, pertanto, è importante che si attuino idonee campagne di prevenzione e di sensibilizzazione, coinvolgendo anche i genitori perché affianchino i propri figli nelle operazioni di accensione di questi artifici e giocattoli pirotecnici.
 

Ultimo aggiornamento: 14:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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