Zaia e cinque condomini fanno rinascere il rudere

Domenica 18 Dicembre 2022 di Angela Pederiva
Zaia fra i compratori del "casolare degli sbandati", la colonica sopra Conegliano
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CONEGLIANO (TREVISO) - Molti a Conegliano lo conoscono come il casolare degli sbandati. Per decenni quel compendio ridotto a rudere in collina, fra i poderi di Costa e i vigneti di Collalbrigo, è stato un simbolo del degrado: luogo di vandalismi, rifugio di senzatetto e tossicodipendenti, discarica di rifiuti. Ma da qualche tempo è spuntata una gru, fra quella che un tempo era un'azienda agricola e le case coloniche che la circondano, segno dell'avvio di lavori che porteranno alla riqualificazione degli edifici e alla realizzazione di sei unità abitative. Un'operazione immobiliare che passerebbe sotto silenzio, se non fosse che uno degli acquirenti è il governatore Luca Zaia.


IL CANTIERE
Interpellato dal Gazzettino sulla questione, il presidente della Regione ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

Per i coneglianesi, tuttavia, la vicenda non è certo un mistero. Negli anni le cronache locali hanno dato ripetutamente conto delle situazioni di disagio connesse a quel posto, anche per le proteste di alcuni residenti vip nella zona collinare che sovrasta la città del Cima. E in queste ultime settimane l'allestimento del cantiere, con l'affissione dei relativi cartelli, non è certo passato inosservato alle tante persone che vanno a correre e a camminare lungo quella strada. Il complesso di edifici, attualmente in rovina, risalirebbe al periodo compreso tra fine dell'Ottocento e gli anni 20 del secolo scorso. Diversi i passaggi di mano che si sono succeduti: l'ultima proprietaria era l'azienda vinicola Costaross, che fa parte del gruppo Serena Wines 1881, a cui è stata respinta la richiesta di demolizione dei vari fabbricati, in quanto sul sito insiste un vincolo paesaggistico. Impossibile trovare un compratore solo, difficile metterne d'accordo tanti se ognuno avesse voluto fare un progetto per conto proprio. Così è stata trovata la soluzione del condominio, per cui attualmente c'è un solo cantiere ma compaiono sei tabelle. Da quello che si può capire, il programma è di arrivare a realizzare da una parte una casa singola e dall'altra cinque abitazioni a schiera, ciascuna con il proprio giardino e con l'ingresso indipendente. Niente vigne, però: i quattro ettari coltivati a vite sono rimasti in capo alla cantina.


I TEMPI
Pare di comprendere che ciascuno dei proprietari procederà secondo le sue esigenze, per cui può essere che ci sarà chi andrà a viverci il prima possibile e chi invece farà l'investimento al grezzo. Di sicuro verrà dato corso alla tutela degli immobili, per cui non si profila nessun abbattimento: come si può leggere sugli avvisi, infatti, i lavori sono di risanamento conservativo per consolidamento strutturale, evidentemente allo scopo di scongiurare il crollo totale dopo i cedimenti già registrati in passato. Da quello che si sente dire a Conegliano, l'idea sarebbe maturata ancora qualche anno fa, ma tra la burocrazia e il Covid l'impresa edile ha potuto cominciare a lavorare solo ultimamente. Stando ai tempi stimati dagli addetti che operano nel settore, ci vorranno sei mesi per la messa a norma anti-sismica e un anno e mezzo per la consegna delle chiavi in mano, ovviamente alle famiglie che decideranno di andarci ad abitare subito. In ogni caso sarà ripristinato il decoro dell'area, dopo che il piano terra dei cascinali era stato murato per impedire nuove intrusioni e altri incendi.


I PROVENTI
Non è noto il valore economico dell'operazione complessiva. È comunque verosimile che Zaia abbia voluto reinvestire i proventi della vendita della Torre delle Fate: nel 2011 il governatore aveva ceduto all'industriale trevigiano della carta Bruno Zago la residenza ottocentesca di Refrontolo acquistata nel 2004 ad un'asta pubblica. Anche allora il presidente della Regione non ci era però mai andato ad abitare. Originario di Bibano, frazione di Godega di Sant'Urbano, il leghista con la moglie Raffaella ha vissuto prima a Codognè e poi a San Vendemiano. Chi lo conosce dice che il 54enne potrebbe anche decidere di non traslocare mai, ma magari aver pianificato un intervento familiare per i genitori e il suocero.

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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