Tenta una rapina, viene preso e poi fa il bullo sui social

Giovedì 31 Ottobre 2019
L’erboristeria nel mirino del baby rapinatore
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Pistola alla mano tenta una rapina in erboristeria a Volpago, viene cacciato dalla titolare, poi catturato dai carabinieri, arrestato e messo ai domiciliari. Ma se ne vanta su Instagram chiedendo espressamente agli amici se qualcuno vuole andare a fargli compagnia. Il protagonista di questa ingloriosa vicenda è un 18enne con alcuni piccoli precedenti di polizia. L’altra mattina era entrato all’interno di un’erboristeria, convinto di poter mettere a segno una rapina, apparentemente semplice, e mettersi così in tasca un gruzzolo di soldi. 
 Evidentemente aveva fatto davvero male i propri conti nel pianificare questo “colpo”: una volta all’interno del negozio, dopo aver minacciato con una pistola finta la titolare, è stato costretto a fare dietrofront per la reazione veemente della donna che gli ha ordinato, con forza, di andarsene, annunciando che avrebbe chiamato i carabinieri. Così è stato e a nulla è valsa la fuga del 18enne che è stato acciuffato poco dopo e arrestato per tentata rapina. 
PRESO IN DUE ORE
E’ fallito così, miseramente, il blitz architettato da un ragazzo di appena 18 anni, che vive con i familiari, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine anche per spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo l’arresto il giovane, su decisione della Procura di Treviso, è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di comparire di fronte al giudice per il reato di tentata rapina. A incastrarlo, oltre al racconto della sua vittima, c’è anche il ritrovamento dell’arma finta utilizzata per il colpo fallito e le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. 
L’episodio di cui in 18enne si è reso protagonista è avvenuto martedì mattina a Volpago, all’interno dell’erboristeria “Santa Rita” di via Cal Trevigiana, attività di proprietà di Orietta Guolo, 54enne della zona. E’ questo negozio l’obiettivo che il giovane aveva messo nel mirino, pensando a un colpo facile facile. L’irruzione avviene alle 9, subito dopo l’apertura dell’attività, quando ancora non erano presenti altri clienti. 
Il 18enne si presenta al bancone con il volto travisato e con in mano una pistola: seppur trafelato, ordina con voce perentoria alla titolare di consegnargli il denaro presente in cassa. Ma lei, picche. Qualcosa nel piano del ragazzo comincia a scricchiolare: le sue minacce non la intimoriscono, anche se pronunciate con una pistola in mano. L’arma però è palesemente innocua e lui, molto nervoso, è poco credibile come rapinatore.
INDAGINI LAMPO
Così il 18enne viene costretto a girare i tacchi e ad andarsene. Il giovane, certamente scorato e deluso, asseconda i desideri della sua vittima predestinata e scappa facendo perdere le proprie tracce. La negoziante, intanto, lancia l’allarme ai carabinieri. I militari, giunti sul posto, riescono in breve tempo a mettere insieme gli elementi per giungere all’identificazione del 18enne. Fondamentale in questo senso la descrizione fornita dalla negoziante e l’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. L’identificazione del bandito è rapidissima e meno di due ore dopo i carabinieri riescono a fermare il rapinatore e a sequestrargli la pistola, una scacciacani che aveva utilizzato per mettere a segno il colpo. Il giovane, dichiarato in arresto per il reato di tentata rapina, è stato ai domiciliari, in attesa che la giustizia faccia il suo corso. Ma non ha esitato a vantarsi del provvedimento di restrizione, come fosse una medaglia da esibire.
Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 22:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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