Trova il suo gatto Calimero pestato
a sangue e se la prende con la vicina

Venerdì 10 Gennaio 2014 di Roberto Ortolan
Il gatto Calimero
VITTORIO VENETO (TREVISO) - Abitavano quasi porta a porta, in un condominio in Fadalto, e nonostante lui avesse qualche anno più di lei coglieva ogni occasione per farle delle avance, in verità sempre respinte. Ma a far precipitare la situazione fu il gatto nero Calimero al quale l’uomo era molto affezionato.



Una sera, rientrando, il padrone lo trovò pesto e sanguinante (la sera stessa sparì per sempre). Immediatamente pensò che la responsabile fosse la vicina e così la raggiunse dicendole parole irripetibili. Comportamento che venne ripetuto il giorno successivo quando Calimero sparì. In quell’occasione l’uomo avrebbe anche agitato il bastone da passeggio e minacciato di morte la vicina.



La donna F. T. sporse immediatamente denuncia facendo finire a giudizio per minacce aggravate Gino Marchioni, 65 anni, di Vittorio Veneto. Ieri il giudice Piera De Stefano, bocciando la richiesta di 6 mesi di reclusione della Procura e sposando in parte le tesi dell’avvocato difensore Andrea Zambon, ha condannato il 65enne a 150 euro di multa.



Secondo il magistrato l’aggravante dell’uso del bastone, che l’uomo utilizzava per sorreggersi, non sussisteva ma soprattutto non provate le minacce di morte. Accusa che Marchioni aveva sempre respinto con forza. Il quadro probatorio era alquanto nebuloso - ha chiarito l’avvocato Zambon - e il giudice ha pronunciato una sentenza che va in questa direzione. La difesa aveva infatti chiesto l’assoluzione per l’ex insufficienza di prove.
Ultimo aggiornamento: 19:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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