VILLORBA - Potrebbero diventare una decina le presunte vittime delle condotte contestate dalla Procura di Venezia a un carabiniere e a un investigatore privato finiti a processo per rispondere a vario titolo dei reati di accesso abusivo al sistema informatico delle forze dell'ordine e rivelazione di segreto d'ufficio. La vicenda finita sotto inchiesta risale al 2011 e venne denunciata da una giovane donna di Villorba di nazionalità albanese che in quel periodo si stava separando dal marito. Nella segnalazione alla Procura aveva riferito i suoi sospetti, ovvero che il coniuge, attraverso un investigatore privato, avesse cercato di ottenere in maniera non lecita informazioni relative a un'inchiesta penale a carico della donna.
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