Il vescovo Pizziolo contro il prosecco: «Monocoltura dannosa»

Domenica 5 Settembre 2021 di Elena Filini
Il vescovo Corrado Pizziolo
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VITTORIO VENETO - Pesticidi, inquinamento, aree Unesco da tutelare.

Sceglie il mese del creato il vescovo Corrado Pizziolo per affrontare in maniera frontale il tema della viticoltura e dell'inquinamento. E lo fa in una lettera diretta, che va dritta al punto. In un territorio in cui l'agricoltura, o per meglio dire la viticoltura domina l'economia delle famiglie il vescovo di Vittorio Veneto fa un riferimento diretto alla responsabilità delle aziende agricole. «Sentiamo, infatti, forte nel nostro territorio il richiamo al rispetto dell'ambiente e della salute delle persone, spesso minacciati dall'abuso dei cosiddetti pesticidi- scrive - Come pure sento urgente richiamare l'attenzione sul tema della preservazione della biodiversità, in un'area in cui la monocoltura (che rischia di diventare monocultura, dove non c'è spazio per chi la pensi diversamente) rappresenta un limite di cui tenere conto, tanto per le possibili ricadute economiche, quanto per quelle ambientali. Desidero perciò ribadire l'impegno di questa Chiesa ad adoperarsi a sostegno della salute delle persone, della custodia del creato, del primato dell'etica sull'economia».


COESIONE SOCIALE

La Diocesi, che già ha inaugurato dei tavoli sul tema della sostenibilità, sceglie di indirizzare un chiaro appello al territorio sul tema dei pesticidi impiegati in agricoltura. La missiva, articolata, approfondisce il tema dei regolamenti di polizia rurale e la necessità di ritrovare una coesione sociale. Ma è senza dubbio destinata a far discutere, anche perchè Pizziolo fa esplicito riferimento alla lettera che, alcuni mesi fa a firma di 7 parroci della vallata, era stata inviata alle famiglie contro lo sfruttamento estensivo del terreno, asservito alla logica del Dio denaro. «Vorrei invitare, però, a non fermarsi solo a uno degli aspetti di una questione più complessa -aggiunge Pizziolo- L'inquinamento non è solo quello dei fitofarmaci di sintesi. Sarebbe miope uno sguardo che non prenda in considerazione l'ancora troppo maggioritario impiego di combustibili fossili; come sarebbe ingiusto chiedere solo agli agricoltori sforzi di rinnovamento senza che ciascuno di noi si senta interpellato a un cambiamento radicale negli stili di vita, facendo ogni sforzo perché i Regolamenti di polizia rurale alcuni dei quali virtuosi e d'avanguardia non restino lettera morta». Pizziolo parla anche di promuovere una cultura della gratuità che esca dall'autorefenzialità. E qui fa un riferimento alla lettera dei parroci esprimendo preoccupazione per «un clima sociale che appare sempre più segnato da rancore, aggressività, invidia che rovinano le relazioni sociali, non basta rispettare il dettato di norme o di leggi per sentirci a posto». Il tono è conciliante, moderato. Ma la sostanza esplosiva.


LA REAZIONE

A stretto giro, arriva la prima reazione del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg. «Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco fino a ora si è impegnato sul fronte della sostenibilità sensibilizzando i viticoltori verso forme sempre più sostenibili di gestione del vigneto (protocollo viticolo, divieto utilizzo glifosate sono obiettivi raggiunti)-risponde la presidente Elvira Bortolomiol- Oggi occorre fare un passo ulteriore e coinvolgere, insieme alle istituzioni, l'intera comunità perché il tema della tutela ambientale riguarda tutti, e mancando questo obiettivo miniamo le basi stesse del nostro sistema economico locale».
 

Ultimo aggiornamento: 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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