"Schiavi" nei campi di radicchio:
clandestini e con salari da fame

Mercoledì 24 Febbraio 2016
Campi di radicchio
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VEDELAGO - Per raccogliere il radicchio utilizzavano lavoratori clandestini e in nero. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro della direzione territoriale di Treviso in un blitz eseguito alcuni giorni fa nelle campagne di Fanzolo di Vedelago. Dove una cooperativa veronese, sulla carta regolare (è risultata infatti iscritta alla Camera di commercio), faceva lavorare un gruppo di quattro giovani marocchini, tutti irregolari e senza alcun tipo di contratto di lavoro, come veri schiavi. Ignota la cifra con cui venivano retribuiti ma si parla di poche decine di euro al giorno.

La coop scaligera aveva ottenuto l'appalto per la raccolta del radicchio da un'azienda di Scorzè che aveva preso in affitto i campi dal proprietario, un trevigiano. Da un’intuizione dei carabinieri di Vedelago è partita l'indagine sfociata poi nell'intervento degli ispettori. I clandestini sono stati tutti espulsi e per il titolare della cooperativa veronese, anche lui marocchino, di 28 anni, regolare e finora incensurato, scatterà una sanzione pesantissima oltre a una denuncia per utilizzo di manodopera clandestina
Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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