L​inea dura all'Osteria senz'oste: «Chi non prenota non potrà entrare»

Mercoledì 11 Novembre 2020 di Pio Dal Cin
L inea dura all'Osteria senz'oste: «Chi non prenota non potrà entrare»
2

VALDOBBIADENE Cambiano le regole anche all'Osteria senz'oste.

Le soleggiate giornate di questo novembre e le nuove regole che impongono le chiusure dei locali alle 18, portano frotte di persone a visitare le colline Unesco. Il titolare Cesare De Stefani durante l'ultimo fine settimana ha notato un incremento delle presenze. In momenti di normalità questo fenomeno sarebbe stato il benvenuto, ma con il Covid il gestore vuole limitare la possibilità che la sua popolare osteria diventi un luogo di trasmissione del virus, e corre ai ripari. «Vorrei che il mio messaggio arrivasse a tutti coloro che intendono venire all'Osteria senz'oste nei prossimi giorni, e soprattutto nel weekend spiega, senza prenotazione non si potrà accedere».


REGOLE FERREE

Il popolare oste è perentorio e rilancia: «Sono convinto che l'osteria sia per molti un luogo dove venire a svagarsi e a staccare per qualche ora dalla vita quotidiana. Un posto dove rilassarsi insomma. Nell'ultimo fine settimana abbiamo avuto un enorme afflusso e faticato a far mantenere le distanze. Facevamo entrare tante persone quante ne uscivano, sempre rispettando i numeri imposti. A chi entra prendiamo la temperatura e raccomandiamo le regole del distanziamento e dell'uso della mascherina. Da sabato prossimo però voglio che sia chiaro che senza la prenotazione verrà chiesto di non entrare e tornare la prossima volta. Stiamo vivendo un momento molto particolare ed è necessario che ognuno faccia la propria parte. Ogni giorno penso a tutti i medici, gli infermieri, gli ausiliari che devono bardarsi come degli astronauti per sei, otto ore con una grande sofferenza sia fisica che psicologica. Quello che non mi sembra giusto è che si venga all'osteria per fare baldoria. È come se fossimo in guerra e mentre medici e infermieri combattono in prima linea rischiando la vita ogni giorno, altri si concedono di andare a festeggiare».


IL MONITO

La decisione di Cesare De Stefani di limitare al massimo le presenze va nel verso della riflessione e della morigeratezza in un momento storico drammatico. Il lockdown non piace a nessuno ma ci sono momenti in cui bisogna prendersi delle responsabilità e se il Covid ha rialzato la cresta ecco che ogni iniziativa, singola o collettiva, per combattere la sua diffusione non può che essere benvenuta. «Non sono qui per fare la morale a nessuno continua il titolare. Ci mancherebbe. Come gestore di un locale che è diventato popolare devo però lanciare il mio messaggio. Non è giusto far finta che tutto sia a posto e girarsi dall'altra parte. La recrudescenza del virus ci impone delle regole più serie che devono essere rispettate come può esserlo la libertà di chiunque di voler staccare la spina e immergersi nel verde delle nostre colline. Con le dovute regole però, che in questi giorni visto il rischio del Veneto di passare in fascia arancio dobbiamo assolutamente tenere ben presenti. Da sabato inizierò a distribuire dei volantini con regole chiare e indiscutibili. Mi riservo il diritto di allontanare chiunque non si atterrà a queste regole. Il messaggio è uno: se non prenoti non entri. Non possiamo rischiare, non si fanno eccezioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci