Maltempo: allarme escherichia coli. Il sindaco a 500 residenti: «Non bevete l’acqua del rubinetto»

Venerdì 3 Novembre 2023 di Claudia Borsoi
L’impianto di Ats nel quale oggi verranno effettuate ulteriori analisi

VALDOBBIADENE - «Non bevete l’acqua del rubinetto». Allarme escherichia coli, batterio che può causare anche gravi infezioni, a San Vito di Valdobbiadene. Nella frazione i circa 500 residenti sono stati invitati, con ordinanza firmata dal sindaco Luciano Fregonese, ad evitare il consumo dell’acqua potabile se non previa bollitura. Nessun problema, invece, se l’acqua della rete idrica viene impiegata per lavarsi. La causa, ha spiegato Ats, è da attribuire all’aumento di impurità causata dall’abbondanza di precipitazione. «Vogliamo rassicurare i cittadini di Valdobbiadene che la situazione è costantemente monitorata – ha spiegato Pierpaolo Florian, direttore di Ats - domani (oggi per chi legge), l’Usl effettuerà nuove analisi per verificare se il problema permane o meno e quindi la popolazione verrà aggiornata».

L’ALLARME

Ieri, in tarda mattinata, in municipio a Valdobbiadene è arrivata una comunicazione che informavano che, “a causa di presenza di escherichia coli nella rete idrica, si raccomanda l’uso dell’acqua potabile solo previa bollitura”, per poi elencare le vie – e quindi le abitazioni – interessate da questa problematica. Indicazione che vale per chi risiede in via Perine, via Pellico, via Cal del Ruio (lato ovest), via Val, via Manzoni, via Passo del Piave, via Giaron, via del Castegner, via Bernardi, via Riva Borella, via Bocassino, via Pose, strada Buttolane, via dei Tramet, via Cal Fontana, via Pra’ dell’Orto, via Sotto Mur del brolo, via S. Giorgio, via della Castella, strada Longo e Gravon, piazza Mirabella, via del Carop, via Fossadel, via Posas, via Narancon, vicolo Cimitero, via Cal di Fontana e via Garibaldi, dal civico 211 in su (civici dispari) e dal civico 140 in su (civici pari). A stretto giro il comune ha informato i cittadini interessati, quindi il sindaco ha firmato l’ordinanza.

IL SINDACO

«Le analisi eseguite hanno certificato il superamento dei limiti di legge della carica batterica di escherichia coli – ha spiegato il sindaco Luciano Fregonese -. E in questi casi, la procedura prevede un intervento immediato per ripristinare la potabilità dell’acqua e l’adozione di provvedimenti urgenti che prescrivano di limitare l’uso di quest’acqua per il consumo umano se non previa bollitura, così da eliminare la carica batterica». Vietato dunque bere un bicchiere d’acqua del rubinetto, ma è invece possibile con quell’acqua cucinare la pasta o farsi un tè visto che viene portata ad ebollizione. Sintomi dell’infezione da escherichia coli sono nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. «Fino a quando non arriverà l’esito delle nuove analisi, bisogna fare un uso accorto dell’acqua, non berla e consumarla previa bollitura» sottolinea Fregonese. Nessun problema per gli usi igienico-sanitari, quindi può essere impiegata per lavarsi o per farsi una doccia. «Ats – spiegava ieri il sindaco – è già intervenuta nella rete idrica interessata con una disinfezione dell’acqua, ma bisogna attendere le ulteriori analisi da parte dell’azienda sanitaria per poter revocare l’ordinanza». Risultati che sono attesi nella giornata di oggi, venerdì. «Non sono episodi frequenti – dice il sindaco -. L’aumento di questa carica batterica potrebbe anche essere correlato alle abbondanti piogge di questi giorni, essendo la rete idrica che serve San Vito alimentata da acqua di sorgente. Le piogge possono aver peggiorato la qualità dell’acqua. Non è necessario predisporre nella frazione dei punti di approvvigionamento idrico con autobotti. Serve solo cautela» conclude Fregonese. 

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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