Covid. Strappo tra Uls e medici di base: «Non vacciniamo»

Sabato 24 Aprile 2021 di Mauro Favaro
Strappo tra Uls e medici di base: «Non vacciniamo»
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TREVISO - I medici di famiglia si fermano: non vaccineranno più contro il coronavirus. Tra martedì e giovedì, con la contemporanea chiusura degli ambulatori, hanno somministrato oltre 3.500 dosi ad altrettanti anziani con più di 80 anni, la maggior parte a domicilio. Ma ora non continueranno con i trevigiani tra i 70 e i 79 anni, anche in questo caso pure a domicilio, come inizialmente previsto per la settimana prossima. Almeno per il momento, la linea è questa. Ieri pomeriggio è andata in scena una riunione di fuoco tra l'Usl della Marca e gli stessi dottori di base. Era stata convocata per fare il punto dopo la tre giorni dedicata agli over 80 e per programmare le prossime vaccinazioni. Alla fine, però, ne è nata una lite.

E i rappresentanti dei sindacati dei medici di famiglia hanno abbandonato l'incontro.


LO STRAPPO
«Siamo stati trattati come pezze da piede. Abbiamo raggiunto il limite. Adesso è tutto bloccato mette in chiaro Brunello Gorini, segretario della Fimmg di Treviso ci è stato detto che alcuni di noi hanno fatto poche vaccinazioni usufruendo comunque della copertura della guardia medica per l'ambulatorio chiuso. In più ci hanno offeso dicendo che non contiamo nulla perché ci sono medici che non seguono le nostre indicazioni. Se noi non contiamo nulla, che vadano avanti loro. Non ci sono problemi». All'incontro era presente anche Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl. Ma lo scontro più duro è stato con i vertici dell'unità Cure primarie.


IL NODO
A un certo punto è emersa anche la considerazione che potrebbero esserci dei problemi se a fronte di eventuali controlli da parte dei Nas dovesse emergere che alcuni dottori hanno chiuso i loro ambulatori e si sono appoggiati alla guardia medica pur avendo somministrato un numero esiguo di vaccini. Non sono poi mancate incomprensioni sul prosieguo della campagna. «A quanto pare l'Usl ritiene che non serva la copertura della guardia medica quando procediamo con le vaccinazioni dice Elisabetta Drusian, medico di famiglia dello Snami di Treviso interessa solo che i medici di famiglia vadano a fare le vaccinazioni a domicilio». «Se si fidano di noi, bene tira le fila Salvatore Cauchi, segretario regionale dello Snami ma non possiamo essere trattati come tappabuchi». Dall'Usl, comunque, parlano di semplici incomprensioni. «Come previsto, i medici di famiglia potranno vaccinare le diverse fasce d'età, andando a ritroso, nei centri vaccinali, negli ambulatori e nelle sedi alternative. Con la guardia medica che verrà attivata solo quando andranno a vaccinare a domicilio specifica Benazzi può capitare che ci siano posizioni diverse. Sono comunque convinto che tra persone intelligenti in questo momento prevarrà un atteggiamento di collaborazione e non un atteggiamento belligerante». Il prossimo incontro è stato messo in calendario per martedì. La speranza è che si riaprano spiragli di dialogo. Nel frattempo la campagna anti-Covid va avanti. Sono circa 1.500 gli ultraottantenni (su un totale di oltre 60mila) che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Tra questi sono compresi 916 anziani che hanno dichiaratamente rifiutato il vaccino. Un numero tra l'altro ancora parziale. Chi lo vorrà, potrà recuperare subito: oggi e domani si terrà un altro Vax-day a libero accesso, senza bisogno di prenotazioni, dedicato ancora agli over 80. È sufficiente presentarsi nel centro vaccinale di riferimento, rispetto al comune di residenza, seguendo l'orario scaglionato in base al mese di nascita. Sempre tra oggi e domani verranno eseguiti i richiami sugli anziani delle classi 1936 e 1935 che hanno ricevuto la prima dose di Pfizer o Moderna nei Vax-day del 28 marzo e del 3 aprile. Questi ultimi verranno convocati con un Sms. Intanto l'Usl ha messo a disposizione nuovi posti per la vaccinazione dei trevigiani tra i 70 e i 79 anni.


POCHE PRENOTAZIONI
Ma paradossalmente adesso scarseggiano le prenotazioni. Oltre il 65% degli 85mila settantenni residenti nella Marca ha già ricevuto la prima dose. Sul resto, però, si fatica. Sono complessivamente 2.070 gli appuntamenti previsti per i prossimi giorni. E al momento solo la metà è stata occupata. L'invito è a prenotarsi attraverso il portale online Vaccinicovid.regione.veneto.it. L'Usl conta di coprire tutti i 70enni entro il 10 maggio. Poi toccherà ai sessantenni.

Ultimo aggiornamento: 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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