Scontro tra ultras di Giorgione e Bassano, 30 rischiano il daspo. Campagnolo: «Tifo sì, il resto no». Antonello: «C'era il presagio...»

Martedì 15 Marzo 2022
Nella rissa spuntano i bastoni

CASTELFRANCO/BASSANO - La Digos di Treviso e i carabinieri stanno vagliando in queste ore i filmati relativi ai violenti scontri tra tifosi avvenuti domenica scorsa all'esterno dello stadio di Castelfranco Veneto prima dell'incontro Giorgione-Bassano, valido per il campionato dilettantistico di Eccellenza. Sarebbero almeno una trentina i giovani che hanno preso parte alla maxi-rissa, attorno alla quale potrebbero esserci aspetti anche esterni alla rivalità calcistica. Secondo quando starebbe emergendo dalle indagini, una parte dei sostenitori era infatti in possesso di bastoni, cinghie e cinture, che farebbe pensare ad un vero e proprio agguato. La situazione era di tensione anche a fine partita al punto che i carabinieri hanno scortato i tifosi vicentini sino a Bassano per evitare nuovi scontri.

Per i responsabili, su cui indagano le forze dell'ordine, sono in arrivo denunce e Daspo da parte del Questore di Treviso.

Campagnolo (Bassano) prende le distanze

Le immagini, riprese da alcuni residenti nella zona dello stadio, sono state messe in rete, diventando uno dei filmati più cliccati nelle ultime ore. Sulla vicenda la società Fc Bassano 1903 prende le distanze attraverso una nota resa nota dal presidente del club Fabio Campagnolo. «I valori dello sport - le sue parole - non hanno nulla a che fare con gli episodi di violenza verificatisi prima della partita di domenica. A Bassano non c'è posto per questi sostenitori, tifo sì, tutto il resto no». Nelle ultime ore la dirigenza giallorossa ha incontrato una delegazione dei suoi supporter per fare chiarezza su quanto accaduto.

Video

Identificazioni dei volti in corso

Dopo i tafferugli, i pugni, i calci e le cinghiate, feriti non ce ne sono stati. O meglio, nessuno si è fatto medicare al pronto soccorso. Ma i disordini che si sono verificati domenica pomeriggio a Castelfranco Veneto. Ora molti rischiano il daspo, ovvero il divieto di accedere a qualsiasi manifestazione sportiva. Non solo dunque a una partita di calcio. Le identificazioni dei protagonisti sono in corso: carabinieri e polizia analizzeranno i video per dare un nome e un volto ai protagonisti per poi far partire le sanzioni. In casi come questi la competenza è del Questore: dovrà essere lui a emettere i daspo se l'episodio sarà ritenuto così grave da permettere l'adozione del provvedimento.

I presagi di Antonello (Giorgione)

«Avevamo informato in settimana i carabinieri che qualcosa sarebbe potuto accadere - afferma il presidente del Giorgione, Orfeo Antonello -. E infatti la loro presenza e il loro intervento hanno evitato che i tafferugli sfociassero in qualcosa di ancora più violento». La società, è bene sottolinearlo, non rischia nulla: l'azzuffata tra ultras è avvenuta a mezzo chilometro dallo stadio, quando la partita doveva ancora iniziare. E all'interno dell'impianto non si sono verificati disordini. Anche perché carabinieri e polizia, schierati in massa, hanno sorvegliato gli spalti e scortato i tifosi ospiti al termine della gara (che per la cronaca è stata vinta dal Bassano per 2-1 grazie a un rigore trasformato da Lukanovic a due minuti dal triplice fischio dell'arbitro facendo sfumare la possibile fuga del Giorgione, che rimane comunque in testa al girone B con 41 punti assieme all'Arcella, ndr).

Le immagini del pestaggio

Quel che fa più specie, dopo gli sfottò della partita di andata, è che il pestaggio era prevedibile. E dai video si capisce che lo scontro non è stato fortuito. I tifosi bassanesi, cappuccio in testa con mascherine o sciarpe a coprire parzialmente il volto, hanno caricato un gruppo di tifosi del Giorgione che, invece di scappare, hanno risposto all'attacco. Una quarantina di persone, ma soltanto la metà coinvolte nei tafferugli, con le auto in transito che si affrettano a fare inversione di marcia per evitare di finire in mezzo agli scontri e venire prese magari di mira dagli ultras.

Ultimo aggiornamento: 13:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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