L'inferno e la rinascita di Giulia: un tumore al seno a 27 anni e la doppia mastectomia

Domenica 23 Ottobre 2022 di Mauro Favaro
Giulia Lazzari
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CARBONERA - Ha iniziato a lottare contro un tumore al seno a soli 27 anni. E adesso, dopo due anni di visite, terapie e un intervento chirurgico, Giulia Lazzari, psicologa 29enne di Carbonera, ex studentessa del liceo Canova, ha deciso di condividere la propria esperienza per sensibilizzare tutti sull'importanza della prevenzione per arrivare a un'eventuale diagnosi precoce, aspetto fondamentale per aumentare le possibilità di un buon esito delle cure.

Dopo essersi avvicinata a Cafè Coraggio, iniziativa lanciata dalla casa di cura Giovanni XXIII di Monastier in collaborazione con la Lilt di Treviso, venerdì l'ha fatto per la prima volta di persona davanti alle studentesse di H-Farm in occasione del seminario informativo Healthy bodies & Beautiful minds, promosso dalla stessa Giovanni XXIII.

IL PERCORSO
Anche per Giulia, come succede spesso, tutto è iniziato in modo inaspettato. Tanto più alla luce della giovane età. «Avevo sentito uno strano calore al seno. C'erano piccoli segnali. E per fortuna ho ascoltato il mio corpo richiedendo una visita - racconta - all'età di 27 anni mi è stato così chiesto per la prima volta se sapevo come fare l'auto-palpazione. E io proprio non avevo idea. Purtroppo per me era già tardi continua ma non così tardi. E da lì è partito tutto». Si è sottoposta a una mastectomia bilaterale, quindi a entrambi i seni, nell'unità dell'ospedale di Treviso, allo svuotamento ascellare e di seguito alla radioterapia. Prima ancora aveva deciso di crioconservare i propri ovuli. Una scelta fatta per non precludersi la possibilità di avere dei figli anche in caso di eventuali problemi di fertilità legati alla patologia oncologica. «Ho passato quasi due anni tra visite, test ed esami. La vita è diventata frenetica. Ma adesso sto riprendendo in mano la mia vita - spiega Giulia Lazzari - posso dire di aver aperto una parentesi che non è ancora chiusa ma che sta prendendo una forma nuova. Anche per quanto riguarda l'aspetto dell'informazione: ora voglio condividere la mia esperienza con tutte le donne».

IL MESSAGGIO
«La prevenzione è cura e amore per se stessi - aggiunge - con la consapevolezza che stiamo parlando della cosa più importante di tutte: la salute». Un messaggio più che mai sentito che arriva proprio in ottobre, mese dedicato alla sensibilizzazione per la prevenzione contro il tumore al seno. La campagna Nastro rosa della Lilt punta proprio a questo. L'associazione sta in particolare dando la possibilità di sottoporsi a visite senologiche gratuite, offerte in collaborazione con le Breast Unit dell'Usl della Marca. Si sta facendo viaggiare un camper per assicurare le prestazioni sul territorio in modo itinerante. Il calendario è fitto. E si continuerà anche nella prima parte di novembre. Solamente nella Marca vengono registrati più di 900 nuovi casi di tumore al seno all'anno. «Anche se c'è un aumento tra l'1 e il 2% all'anno - spiega Alessandro Gava, presidente della Lilt trevigiana - i tassi di guarigione ormai sfiorano il 90% proprio se la diagnosi è precoce». Ed è esattamente per questo, come Giulia non si stanca di ripetere, che la prevenzione è fondamentale.

 

Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 12:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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