Al momento hanno ricevuto un primo via libera 7 progetti su 17.
LE SCELTE
«Le richieste raccolte relative alle aree residenziali - spiega l’assessore all’Urbanistica Linda Tassinari - hanno riguardato in due casi sottrazione o modifica di aree già edificabili, in altri tre casi la previsione di edificazione in ambiti di completamento dell’edificato esistente, in aree già dotate di infrastrutture e urbanizzazioni, comunque a fronte di significativi benefici pubblici». La linea tenuta dalla giunta, e che non convince molto le opposizioni che temono invece nuove colate di cemento, è quella di privilegiare le proposte incentrate sul recupero dell’esistente: «Le istanze accolte a carattere commerciale hanno riguardato insediamenti già esistenti, uno che mira a riqualificare un ambito degradato, ed un altro per il quale si prevede l’ampliamento di un edificio, in luogo di una nuova realizzazione, con una complessiva riduzione della volumetria oggi prevista nello strumento urbanistico». Entrando un po’ del dettaglio, l’Iperlando si allargherà su un’area, di sua proprietà, di circa tremila metri quadrati. In cambio, la rinuncia a utilizzare la possibilità di edificare su un’area di altri seimila metri quadrati destinata, quindi, a diventare area verde. Nel secondo caso, invece, si tratta del recupero di un immobile in via Pisa di proprietà della Mosole da destinare a punto vendita.
RESIDENZE
Per quanto riguarda le residenze sono state approvate dalla Giunta la proposta di terminare con nuova residenza un lotto edilizio lasciato a metà in via del Mozzato e un altro a San Lazzaro, più altri interventi sempre di impatto contenuto. «Tra le proposte di articoli 6 valutate - continua l’assessore Tassinari - sono state considerate in maniera positiva le istanze finalizzate ad agevolare l’inserimento di interventi di qualità locati in ambiti già dotati delle necessarie urbanizzazioni, vertendo il più possibile verso il contenimento del consumo di suolo». I recuperi a destinazione commerciali sono però quelli destinati a far discutere: «Particolare attenzione è stata anche riposta al tema del commercio, per il quale sono state valutate le possibili ricadute sugli esercizi di vicinato, la saturità degli ambiti, e per tale logica sono stati posti reali limiti ai possibili nuovi inserimenti commerciali, decidendo per questi solo se legati al ripristino di volumi degradati esistenti o in parti del territorio sprovviste di tali servizi».