Treviso. Il padre la disconosce, la notifica
arriva dopo 43 anni: «Sono senza nome»

Venerdì 1 Ottobre 2010 di Mauro Favaro
Rossana Fanny Uva (PhotoJournalist)
TREVISO (1 ottobre) - Pu una sentenza di tribunale cancellare un'intera vita, imponendo a qualcuno di cambiare nome e portandolo, di punto in bianco, sull'orlo di una crisi identitaria? Si, pu farlo. Soprattutto se questa viene inviata ai diretti interessati ben 43 anni dopo essere stata scritta. Il ritardo avrebbe del clamoroso anche se si trattasse della notifica di una semplice multa, magari rimasta per decenni sepolta in un cassetto. Ma con un contenuto dalle conseguenze più invasive, la percezione della lentezza della macchina giudiziaria sarebbe addirittura abnorme. Ed è proprio questo il caso.



Qualche giorno fa, infatti, la signora Rossana Fanny Uva, che da otto anni ha lasciato Milano per vivere e lavorare a Dosson di Casier (Treviso), si è vista recapitare dalla città meneghina la notifica di una sentenza emessa dal tribunale di Trani che accordava a suo padre, Carlo Uva, il disconoscimento di paternità. Con il risultato che Rossana è chiamata ad abbandonare il cognome Uva per diventare, in modo ufficiale, Paganelli, come sua madre.



Tutto bene, o quasi. Almeno sino a quando non si guardano le date. Il provvedimento, infatti, è stato firmato a Trani nel maggio del 1967. E qui è rimasto sino allo scorso luglio, quando dal Palazzo di giustizia pugliese si sono improvvisamente ricordati di avvisare il Comune di Milano per dirlo alla signora Rossana, che nel frattempo, però, è arrivata a compiere 46 anni firmando e rispondendo con il cognome del padre. «Sarà cura dell'interessata richiedere il nuovo documento d'identità presso il Comune di residenza», recita fredda la raccomandata. E se un disconoscimento e un cambiamento di nome non è mai una passeggiata, figurarsi a 46 anni, con una vita impostata, un lavoro avviato alla Edmo di Dosson e un sacco di interessi, su tutti la scrittura (con tre libri già pubblicati), che girano attorno proprio al cognome che ora è costretta ad abbandonare. «Adesso non sono nessuno - sibila Rossana - oltre alle spese da sostenere, è a livello morale che il tutto è devastante: non so nemmeno come firmare».



Il punto è che il padre, solo a livello anagrafico, ha scelto di disconoscere la figlia in seguito alla separazione dalla moglie, quando la bambina aveva ormai tre anni. Ma nessuno ne sapeva nulla e tutto è esploso dopo la sua morte, avvenuta sei mesi fa. Adesso è come ripartire da zero. «Esisto, ma devo rifare tutto - ripete Rossanna, che un grappolo d'Uva ce l'ha pure tatuato sull'avambraccio destro - dal lavoro alla patente, sino alla posta, tessera sanitaria e codice fiscale. Per non parlare della scrittura». Oltre a lavorare a Dosson, infatti, la signora ha firmato e pubblicato con il nome di Rossella Fanny Uva ben tre libri, un romanzo e due raccolte di poesie. «A inizio novembre presento a Milano il mio «Rivelazioni inquietanti» - spiega - mi servirebbe un minimo di garanzia, invece il mio nome non può più essere quello che ruota attorno a tutta la pubblicità cartacea e visiva legata alla promozione del libro».



Lei, comunque, non si dà per vinta. Probabilmente non dirà nulla a sua madre, che a 79 anni vive a Milano. Ma già annuncia ricorsi per un ritardo tanto grande quanto inspiegabile che, di fatto, le sta stravolgendo la vita. «Sabato andrò a farmi la nuova carta d'identità con il cognome di Paganelli, ma poi presenterò senza dubbio un ricorso contro chi, per colpa di una inadempienza, ha deciso che io debba improvvisamente diventare un'altra persona: sembra una cosa di poco conto, ma per qualsiasi cosa serve il nome - annuncia agguerrita - qualcuno dovrà sicuramente risarcirmi i danni sia morali che materiali per quello che sto passando». «E pensare - aggiunge - a cosa sarebbe potuto capitare se fossi stata un uomo magari con dei figli con il mio cognome». Ora, quindi, il ricorso porterà nuovamente la questione in un'aula di tribunale. Con la speranza che non si debba attendere altri 43 anni.
Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 22:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci