ODERZO - Quella droga non era per lo spaccio: prima il pm poi il giudice sposano le tesi della difesa e viene assolta la 22enne, figlia di un noto imprenditore dell'Opitergino, finita a processo perché trovata in possesso di quasi un etto di marijuana. La ragazza che da quando ha finito gli studi lavora nell'azienda del papà, ha un unico vizio: farsi una canna ogni tanto.
Galeotta fu la voglia di "sballare" la notte di Natale 2012: si mise in tasca un po' di marijuana per fumarsi uno spinello ma lungo la strada per la discoteca venne fermata con gli amici a un posto di blocco della Finanza. Portata a casa subì la perquisizione domiciliare e fu lei a indicare dove teneva l'etto di "fumo" diviso in vasetti di vetro.
Un quantitativo che la fece finire sul registro degli indagati con l'ipotesi d'accusa di detenzione ai fini di spaccio. Una contestazione che ieri l'avvocato Lot è però riuscito, anche grazie all'esito delle successive indagini, a far cadere.
Ultimo aggiornamento: 13:46
Galeotta fu la voglia di "sballare" la notte di Natale 2012: si mise in tasca un po' di marijuana per fumarsi uno spinello ma lungo la strada per la discoteca venne fermata con gli amici a un posto di blocco della Finanza. Portata a casa subì la perquisizione domiciliare e fu lei a indicare dove teneva l'etto di "fumo" diviso in vasetti di vetro.
Un quantitativo che la fece finire sul registro degli indagati con l'ipotesi d'accusa di detenzione ai fini di spaccio. Una contestazione che ieri l'avvocato Lot è però riuscito, anche grazie all'esito delle successive indagini, a far cadere.
