Giampaolo, il super tifoso che da 40 anni va al Palaverde: «Sempre presente dal 1983»

Domenica 27 Agosto 2023 di Paolo Calia
Giampaolo Scamperle, triestino doc, dal 1983 segue basket e volley al Palaverde di Villorba

TREVISO - «Dal 1983 sono venuto al Palaverde praticamente per ogni partita. Basket, volley: ho seguito tutto. C’ero a ogni singolo trionfo della Benetton e della Sisley. Di partite me ne sono perse davvero poche. E sono di Trieste...». Giampaolo Scamperle, triestino doc, di aneddoti legati al Palaverde ne ha a pacchi. Legato alla Benetton per motivi professionali, non ha mai nascosto la sua grande passione: lo sport. «Soprattutto quelli di squadra e al coperto - precisa - e sono molto legato a Treviso e alle sue formazioni. Undici anni fa ho iniziato a seguire anche l’Imoco dopo aver seguito la Spes Conegliano: ho perso solo 5 partite e sono diventato amico di Piero Garbellotto e gioisco per ogni loro successo». Un amore sconfinato per il Palaverde: «Non nego che la vicinanza col mondo Benetton e col presidente Buzzavo abbia pesato, ma a me lo sport piace. Seguo la squadra di Basket di Trieste e seguo gli eventi trevigiani. Se sono tifoso? Sono sportivo, mi piace andare al palazzetto, parlare con la gente. Al Palaverde ho vissuto tanti episodi. Una volta stavo seguendo la Benetton in una partita di coppa contro il Barcellona. Mi sono messo a parlare col mio vicino di poltroncina e gli continuavo a dire che un giocatore catalano era bravissimo, che avessi potuto l’avrei portato a Treviso. Solo alla fine ho saputo che per tutta la sera avevo parlato col presidente del Barcellona e che venivo continuamente inquadrato dalla televisione durante la diretta...». 


IL PROTAGONISTA

Un altro che il Palaverde lo conosce come il salotto di casa sua è Simone Fregonese che dal 1990 in poi ha curato la comunicazione di Benetton e Sisley prima e ora lo fa per Imoco e Tvb. «Io ho visto di persona conquistare tutti quei successi che poi sono diventati gagliardetti appesi al soffitto del Palaverde. Ho fatto la telecronaca del primo scudetto del Basket nel 1992. E poi ho sempre seguito tutte le squadre. Il Palaverde lo conosco da sempre». E lo ha visto crescere: «Mi ricordo l’estate del 1983. Con un mio amico venivamo in motorino da Treviso per vedere, ogni giorno, il cantiere. Mi ricordo quando hanno messo i seggiolini, il tetto. Per noi, allora, erano emozioni pazzesche perché Treviso stava per avere il proprio palazzetto dello sport. E poi c’ero alla prima partita in assoluto, quella contro la Scavolini. Sono andato in curva a seguire la Benetton negli anni in cui faceva su e giù tra A1 e A2. Poi ho iniziato a frequentarlo per lavoro. E sono ancora qui con Imoco e Tvb». Quarant’anni dopo il Palaverde è ancora protagonista: «Nonostante siano passati tutti questi anni resta uno dei migliori palazzetti per lo sport professionistico in Italia. È così grazie al costante lavoro di Verde Sport, che lo cura continuamente.

Offre ancora sensazioni incredibili, mi viene da pensare ai pienoni con l’Imoco all’atmosfera di certe partito di Tvb. Certo, gli anni sono passati e qualche miglioria andrebbe fatta. Ma so che le società e Verde Sport a qualcosa stanno pensando».

Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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