La stangata arriva anche in casa di riposo: rette in aumento di 150 euro

Venerdì 27 Gennaio 2023 di Mauro Favaro
LA STANGATA - Aumentano le rette nelle case di riposo

TREVISOAumentano le rette delle case di riposo. Dopo l’allarme, arrivano le tristi conferme. I rincari già decisi dai centri servizi per anziani del trevigiano arrivano anche a 150 euro al mese. Vuol dire pagare 1.800 euro all’anno in più rispetto al 2022. Gli aumenti vanno da 1 a 5 euro al giorno. È l’effetto delle maxi-bollette e dei rincari generali dell’ultimo periodo. Seppur invocati, non sono arrivati aiuti. E così non si salva quasi nessuno. Pure le poche strutture che hanno confermato le rette dell’anno scorso specificano che la decisione è provvisoria.

I BALZELLI

Qualche esempio? L’istituto Bon Bozzolla di Farra ha previsto aumenti da 2 a 5 euro al giorno. Casa Marani, con strutture a Villorba, Paese e Povegliano, dal primo marzo salirà di 3 euro al giorno per tutte le tipologie residenziali. Aumentano di 3 euro al giorno anche le rette dell’Israa di Treviso, in attesa della ratifica da parte del cda prevista per febbraio. Per un posto in una stanza doppia, per dare una misura, qui si passerà da 53 a 56 euro al giorno. Si aggira sui 3 euro al giorno anche il rincaro previsto dal centro anziani Sartor di Castelfranco. Discorso identico per il Cesana Malanotti di Vittorio Veneto. «Le valutazioni delle spese hanno comportato la necessità di stabilire un aumento delle rette a carico dell’utente con diritto alla quota sanitaria, mantenendo invece inalterate quelle degli utenti in ricovero temporaneo e a retta privata», si legge nel bilancio appena approvato. Il centro servizi Ca’ dei Fiori di Casale ha già fatto salire le tariffe di 2 euro al giorno. «Dopo aver incontrato i familiari e spiegato gli aumenti», specifica il direttore Michele Basso. Villa Belvedere di Crocetta ha confermato le rette dell’anno scorso. Ma solo fino a giugno: dipenderà da come andranno i prossimi mesi. «Resteranno di sicuro congelate fino al 30 giugno – spiega il presidente Marco Tappari – poi valuteremo, anche in base alla rendita del nuovo impianto fotovoltaico, appena istallato». Di pari passo, anche gli istituti San Gregorio di Valdobbiadene mettono in conto un rincaro, al momento non ancora definito. «Aspettiamo i dati del consuntivo e poi decideremo – dice il presidente Alberto Prandin – ma dato il costante rincaro dei costi energetici si può prevedere un aumento, che speriamo possa essere modesto». Infine, Casa Amica di Fregona va controcorrente certificando l’assenza di aumenti: la rette giornaliera per un posto in doppia resta a 54 euro.

LE DIFFICOLTA’

«La difficoltà del momento storico è evidente per tutte le strutture di assistenza del nostro territorio, e anche la nostra si è inevitabilmente scontrata con la necessità di apportare adeguamenti alle rette per far fronte all’impennata dei costi di fornitura – fa il punto Isabella Paladin, presidente del Bon Bozzolla di Farra – abbiamo lavorato duramente per contenere il più possibile tale variazione, con un incremento giornaliero di 2 euro per i nostri ospiti non autosufficienti con impegnativa (a partire da questo gennaio, ndr), fermo l’obiettivo imprescindibile di continuare a garantire l’alta qualità dei nostri servizi». L’aumento di cinque euro riguarda invece i pochi ospiti autosufficienti, meno di una decina: si passa da 50 a 55 euro al giorno per un posto in doppia. «Comunque al di sotto della media», specificano. Si è tutti sulla stessa barca. «L’aumento dei costi delle utenze, l’aggiornamento del contratto collettivo degli enti pubblici, l’adeguamento Istat dei contratti esternalizzati e la mancanza di un sostegno da parte dello Stato, seppur più volte richiesto, sono i motivi, evidenti a tutti, che ci costringono ad aumentare la retta giornaliera di 3 euro: il minimo indispensabile per mantenere la qualità dei nostri servizi – sottolineano Daniela Zambon e Marco Giacon, rispettivamente presidente e direttore di Casa Marani – ci troviamo allineati a molte altre strutture del territorio: gli aumenti ci sono per tutte e i sostegni mancano per tutte, siamo nella stessa situazione». Come l’Israa di Treviso: dopo il rincaro di 2 euro al giorno per anziano deciso all’inizio dell’anno scorso, adesso ne arriverà un altro da 3 euro. Musica simile al Sartor: «Per venire incontro all’aumento dei costi di energia, riscaldamento e materie prime, l’aumento concordato anche col comitato famigliari si aggira intorno ai 3 euro, a seconda dei casi».

Ultimo aggiornamento: 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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