Treviso. Vivevano nelle case popolari ma sfrecciavano su macchine di lusso: scattano 20 sfratti

Venerdì 11 Agosto 2023 di Paolo Calia
Treviso. Case popolari e macchine di lusso: altri 20 sfratti

TREVISO - Sono venti i nuclei famigliari residenti negli alloggi popolari, gestiti dal Comune o dall’Ater, finiti nel mirino della Polizia locale: tutti sanno procedendo velocemente verso lo sfratto. Il caso di Pamela Fusco, moglie di Ronnie Levacovic che pur vivendo in un alloggio popolare di via Bindoni da 100 euro di affitto al mese riusciva a comprare una potentissima Bmw (la stessa poi usata dal marito per provocare l’incidente sul terraglio in cui sono morte due amiche), è solo la punta dell’iceberg. La donna è stata denunciata dalla Guardia di Finanza per falso ideologico, con revoca immediata del reddito di cittadinanza. Il Comune invece ha avviato il procedimento di sfratto. Tutto è nato dalle verifiche fatte proprio dagli agenti della polizia locale che hanno segnalato alla Guardia di Finanza l’auto di grossa cilindrata parcheggiata davanti all’alloggio: un bene di lusso in netta controtendenza con le condizioni economiche di chi ottiene una casa con lo strumento dell’emergenza abitativa.

Da lì è partita un’indagine destinata a fare da apripista.


LE CONSEGUENZE
Nella lista degli investigatori del comando di via Castello d’Amore ci sono altri venti intestatari di alloggio popolare la cui posizione è tutta da verificare. Tutti è venti rischiano lo sfratto perché sospettati di avere redditi molto più alti di quelli dichiarati. Sospetti basati su fatti concreti e la presenza sotto casa di auto di lusso resta uno dei principali campanelli d’allarme. Le segnalazioni vengono fatte prima all’Ater o ai Servizi Sociali, a seconda dell’ente che ha provveduto all’assegnazione. Il passaggio ulteriore è l’esposto alla Guardia di Finanza per il controllo sotto il profilo penale. Le prossime settimane saranno decisive. «I nostri controlli sono continui - spiega il comandante Andrea Gallo - e operiamo sempre in collaborazione con le altre forze dell’ordine». Nei quartieri dove è più forte la concentrazione di case popolari, la tensione resta alta. Pierantonio Fanton, ex consigliere comunale della Lega, anima di un quartiere popolare come quello di Santa Bona, dalla sua pagina social si sfoga e se la prende anche con l’amministrazione comunale: «Sono anni che lo ripeto pubblicamente. Sono state assegnate dal comune di Treviso case popolari in emergenza abitativa a nuclei rom con un tenore di vita altissimo e sotto gli occhi di tutti, questo caso (della famiglia Levacovic di via Bindoni ndr) non è l’unico. Ce ne sono tantissimi altri».


LE REAZIONI
Sul fronte politico esprime tutta la sua soddisfazione per l’operato delle forze dell’ordine anche Davide Acampora, consigliere comunale di Forza Italia: «Queste notizie danno finalmente speranza a tutti quei cittadini onesti, a quelle persone che davvero hanno bisogno di un aiuto dal Comune, che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena e che magari si vedono passare in graduatoria a causa delle autocertificazioni farlocche. Mi auguro che tutto ciò sia soltanto l’inizio perché sono convinto che situazioni simili ce ne siano più di qualcuna in città. Stiamo arrivando». Acampora lancia poi un monito: «Chi pensa di continuare a fare il furbo come negli anni passati deve comprendere che la musica è cambiata. Un ringraziamento alla Guardia di Finanza e a tutti coloro che si stanno impegnando per fare Giustizia». Il capogruppo in consiglio comunale della Lega Christian Schiavon è molto netto e sposa appieno la linea della fermezza dell’amministrazione comunale: «Chi sbaglia o mente paga - sottolinea - grazie al lavoro dei servizi sociali, della polizia municipale in collaborazione con la guardia di finanza sono stai smascherati i furbetti. Finalmente non c’è più spazio per i furbetti ai quali è già partita la segnalazione per riconsegnare la casa impropriamente occupata e a breve destinata a chi ne ha veramente bisogno. Non si tollera chi a discapito della comunità agisce in maniera fraudolenta. La Lega cittadina dimostra che chi sbaglia paga e sarà sempre così grazie ai controlli e al buon governo della città».

Ultimo aggiornamento: 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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