Alessandro e Martina, la sfida degli under 30: «Capre e formaggi, siamo un po' pazzi»

Martedì 26 Aprile 2022 di Elena Filini
Alessandro Coppe e Martina Lio

SEGUSINO -  Lungo il fiume e la montagna. Luoghi di industria, di occhialeria, destino da terzisti a conduzione famigliare. Ma oggi il futuro è diverso: grazie alle nuove generazioni tornano agricoltura, allevamento e arte casearia. Alessandro Coppe e Martina Lio sono una giovane coppia: 29 anni lui, 23 lei. Insieme da cinque, hanno una piccola azienda agricola che produce solo formaggio di capra e le idee chiare. «Vogliamo vivere a contatto con la natura, curare le nostre caprette e continuare a fare formaggio».


L'IDEA
Una produzione di nicchia, la loro, ma sempre più apprezzata.

E una micro-azienda agricola in forte espansione. I loro formaggi, dalle caciotte al primo sale, dalle ricotte al paglierino fino al latte cotto (dessert con frutta e cioccolato) sono amate da turisti e villeggianti. Al momento Alessandro e Martina hanno ancora un lavoro principale. «Ma speriamo presto di poterci dedicare solo a questo». Alessandro ha scelto di puntare sull'allevamento di capre dopo gli studi all'Istituto agrario di Feltre: «Il mio sogno è sempre stato l'agricoltura. Così, dopo la maturità, ho deciso (assecondato dalla mia famiglia) di sperimentare l'allevamento di capre con pochi pezzi. Abbiamo iniziato così, costruendo una piccola stalla vicino a casa. Di quei primi passi, ormai nove anni fa, ricordo l'entusiasmo. Guardando a ritroso penso che siamo stati un po' pazzi, ma dedizione e lavoro ci stanno ricompensando». E qui, 5 anni fa, entra in gioco Martina. ««L'amore per l'agricoltura e l'allevamento sono stati complici per il nostro incontro. Da subito in maniera spontanea ho iniziato a collaborare con Alessandro. I miei parenti avevano una stalla di mucche e sono cresciuta in questo mondo. Anche se lavoro in un'azienda sento che questa è la vita che fa per me. Così ho seguito il corso per diventare casara. Oggi faccio pratica insieme alla mamma di Alessandro».


LA SCELTA
La scelta è stata subito verso il formaggio di capra. La coppia si occupa dell'intera filiera. «E' un lavoro pesante perchè stiamo mantenendo un altro lavoro principale. Io mi alzo alle cinque, mungo le caprette, le nutro, poi ci sono tutti i lavori da fare nel campo perchè produciamo anche il fieno. Lì mi aiuta mio padre. Nel cuore della giornata faccio il mio lavoro principale e la sera rientro in azienda e faccio le ultime cose. La scelta di puntare sul formaggio di capra nasce invece dal desiderio di trovare una nostra nicchia. In Pedemontana molte sono le aziende che si occupano di formaggio vaccino, noi non volevamo lavorare sui grandi numeri ma sul poco elevando il livello qualitativo». Martina è la social media manager e non solo. «Quando abbiamo iniziato a produrre di più il tema era come far conoscere il nostro formaggio. Per questo sono nate le vendite in montagna, a Milies, la domenica mattina e alcune iniziative come le degustazioni in negozio. Poi i social aiutano: abbiamo una rosa di clienti da Treviso, Padova e Belluno e grazie a fb e instagram ci seguono e possono inviarci gli ordini».


LA DECISIONE
«Viviamo in una realtà rurale, dove diverse famiglie hanno anche per proprio consumo animali o terra. Non è una scelta vissuta come rivoluzionaria. Siamo una realtà di piccole aziende, ma abbiamo scelto di puntare su ambiti diversi e creare un'offerta articolata ma non concorrenziale». Il fattore Unesco «ci sta già aiutando. La presenza di turisti è aumentata considerevolmente nell'ultimo biennio. E' un tipo di filosofia slow, in cui conta il contatto con la natura e contano i prodotti del territorio. Segusino anche a livello amministrativo sta facendo un grande lavoro di valorizzazione delle nostre aziende. Anche per questo i margini di miglioramento e di ampliamento sono notevoli. Il sogno? Poter acquistare una stalla tutta nostra».

 

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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