SAN FIOR (TREVISO) - Danni per oltre 70mila euro. È la stima del disastro causato dal fortunale di fine luglio e che ha provocato notevoli danneggi al tetto degli stabilimenti Cursal srl, che si trovano in via Bradolini a Castello Roganzuolo, nonché alle auto aziendali e all'abitazione del titolare, l'imprenditore Giuseppe Curtolo, in via De Gasperi. «Per riuscire a avere una stima il più esatta possibile spiega l'imprenditore abbiamo svolto delle riprese con il drone.
CHICCHI ENORMI
«Mi arrivò un messaggio whatsapp di mia figlia, ci diceva di non azzardarci a uscire. Aveva proprio ragione, la grandine cadeva in chicchi enormi, uno ha distrutto il lunotto posteriore della mia auto Bmw. L'ho ritrovato sul tappetino dal lato passeggero anteriore, aveva un diametro di almeno 7 centimetri. La grandine ha forato le grondaie fatte di lamiera spessa sei decimi, una cosa inaudita. In 73 anni di vita non ho mai visto nulla di simile». Nei giorni successivi alla bufera inizia la valutazione dei danni. «L'Alfa Stelvio e altre auto aziendali sono state tutte ammaccate. La mia Bmw ha i cristalli rotti, non riuscivo neppure a metterla in moto, è servito il carroattrezzi per portarla in officina prosegue Curtolo - Il tetto di casa nostra si estende su circa 350 mq, è coperto da 1500 coppi. Abbiamo eseguito le verifiche con il drone, ci saranno circa 700 coppi da sostituire, si aggiungano i fori sulle grondaie. Quanto al capannone aziendale, quando venne costruito avevo fatto realizzare un'apposita passerella per poterlo ispezionare in sicurezza».
LA LUNGA ATTESA
L'azienda produce macchine per la lavorazione del legno, da oltre 43 anni è attiva nel settore sia in Italia che all'estero. «Sul tetto ci sono buchi da 8 centimetri, ne ho contati 120. Siamo intervenuti mettendoci delle "pezze", in modo che se piove l'acqua non giunga dentro. Adesso non ci resta che attendere l'arrivo dell'impresa». Curtolo affronta tutto con spirito resiliente. «Per prima cosa penso che nessuno si è fatto male. Certo adesso dobbiamo affrontare tutte queste incombenze, costi non previsti. L'impresario con il quale sono in parola mi ha posticipato per la quarta volta, dicendomi che prima dà la precedenza a chi sta peggio di me e non posso dargli torto». Non si contano nel comune le case con il tetto danneggiato.