Tifo da star per Samantha, «Così cerchiamo di capire l'universo»

Venerdì 6 Aprile 2018 di Annalisa Fregonese
Tifo da star per Samantha, «Così cerchiamo di capire l'universo»
ODERZO - Tifo da star per Samantha Cristoforetti e per gli scienziati che, con lei, sono saliti sul palcoscenico del teatro Cristallo. Fortissima la curiosità fra i teenager. Quando l'astronauta è apparsa, l'applauso si è fatto scrosciante. Certo è una consolazione questa nel vedere come questi ragazzi, e molti sono i millennials, tutti web e whatsapp, riescano ad appassionarsi ad argomenti come il Bosone di Higgs, le onde gravitazionali, i suoni che arrivano dallo spazio profondo, Einstein. Merito del Comune di Oderzo e dell'Istituto superiore Scarpa che hanno unito energia e risorse, per restare nella terminologia spaziale, mettendo a frutto un'idea di Claudio Bortolin.

Già studente dello Scarpa, oggi ingegnere al Cern di Ginevra. Che ha fatto della divulgazione scientifica un suo obiettivo e si è adoperato per portare il capitano Cristoforetti in città. E' stato proprio l'ingegner Bortolin ad aprire questa kermesse scientifica. Sul palco in jeans e radiomicrofono, Claudio Bortolin ha spiegato ai ragazzi cos'è il Cern di Ginevra. Questo tunnel sotterraneo di 27 km, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Dove nel 2016 è stata ufficialmente confermata la presenza del Bosone di Higgs, particella che Peter Higgs aveva teorizzato ancora nel 1964. Il fisico britannico è stato premiato con il Nobel nel 2013. E' possibile appassionare le giovani generazioni alla fisica, alla chimica, insomma a quelle materie che molti trovano ostiche e le abbandonano a favore di argomenti meno impegnativi? Per l'ingegner Bortolin dipende tutto dalla passione.

«La passione è un frammento dell'anima ha detto rivolto ai ragazzi -. Sono al Cern da 10 anni e sto vivendo un'avventura nella scienza. Il fascino sta nel cercare di capire l'universo così com'è. Se non fosse così, forse noi non esisteremmo nemmeno». Per Samantha Cristoforetti l'approccio con i giovani non può essere standard. «Sono sempre molto esitante nel dare consigli urbi et orbi ha dichiarato -. Penso che i consigli vadano dati in maniera mirata, perché grazie al cielo tutti siamo diversi, tutti abbiamo talenti, inclinazioni, ambizioni e sogni diversi. E' sempre difficile dare consigli alle persone che possano andar bene per tutti quanti. Anche per le età che sono diverse. Parlare con ragazzini di 14-15 anni è una cosa, parlare con quasi adulti di 18-19 è un'altra, molti dei giovani adulti di 20-22». Agli studenti convenuti l'astronauta ha illustrato la sua missione spaziale, come si è preparata per affrontare il cosmo nel quale ha vissuto per 199 giorni. Profondo interesse l'hanno suscitato pure i fisici sperimentali Marina Cobal e Giacomo Ciani. Scienziati giovani che mostrano come l'Italia abbia molto da dire in questi campi. 
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci