L’asilo è gratis per tutti i bambini: il Comune rimborsa le rette

Sabato 7 Settembre 2019 di Mauro Favaro
Bambini intenti a colorare: l'amministrazione di Spresiano garantisce il rimborso totale delle rette
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Asili gratis per i figli delle famiglie di Spresiano. Senza distinzioni tra italiani e stranieri. Da quest’anno i residenti non pagheranno più la retta mensile. O meglio, la pagheranno, ma poi riceveranno un rimborso dal Comune pari al 100%. E’ la rivoluzione firmata dalla giunta del sindaco Marco Della Pietra. Il progetto è partito due anni fa. All’inizio si puntava ad azzerare i costi solo per l’ultimo anno delle materne. Adesso è arrivata una svolta senza precedenti: tutti e tre gli anni saranno gratuiti.
    Dall’inizio del nuovo anno scolastico gli oltre 200 bambini di Spresiano dai 3 ai 6 anni iscritti nei quattro asili paritari attivi nel territorio comunale non pagheranno più nulla. L’unico requisito è la residenza. Sarà il municipio a coprire tutti i costi al posto delle famiglie. Il conto è stato fatto prendendo come riferimento una retta pari a 210 euro al mese. Alla fine il Comune investirà un “tesoretto” da 600mila euro all’anno. Cioè 420mila euro in più rispetto al contributo da 180mila euro che già veniva garantito alle scuole. «Investire sui più giovani vuol dire investire nel futuro – mette in chiaro Della Pietra – il nostro obiettivo è semplicemente quello di aiutare le famiglie. Con gli asili gratuiti si favorisce la scolarizzazione e l’integrazione. Le mamme e i papà, inoltre, potranno conciliare meglio il tempo per il lavoro con quello per la famiglia, potranno anche tornare a lavorare prima, se lo riterranno opportuno, e magari qualcuno potrebbe pure decidere di fare qualche figlio in più». Sono quattro le scuole coinvolte: i tre asili parrocchiali, Spresiano, che da solo conta circa 120 bambini, Lovadina e Visnadello, e il centro infanzia Agorà di via Matteotti. A queste potrebbe aggiungersi anche una tagesmutter, un asilo famigliare, che conta tre bambini in età da nido e altri tre in età da materna. Nei prossimi giorni verranno analizzati i dettagli per definire una quota di rimborso uguale per tutti. Si cercherà di coprire pure il servizio mensa. I bambini, quindi, potrebbero anche mangiare gratuitamente. Per quanto riguarda i nidi (per i bambini con meno di tre anni), invece, resteranno validi i contributi erogati negli anni scorsi, senza un azzeramento delle rette. «Fosse per me includerei i tre anni di asilo nella scuola dell’obbligo. Non ho la possibilità di decidere questo. Però posso rendere il servizio accessibile a tutti. Ed è quello che stiamo facendo – sottolinea il primo cittadino – non nego che c’è tanta soddisfazione. Quando avevo parlato dell’idea di rendere gratuito almeno l’ultimo anno della scuola dell’infanzia ero stato aspramente criticato. Invece non era una boutade: abbiamo reso gratuiti tutti e tre gli anni». A livello generale si continua a dire che le casse dei municipi piangono. Come ha fatto Spresiano a reperire i soldi necessari, in tutto 600mila euro all’anno, per pagare le rette delle materne al posto delle famiglie? «Non ci sono molti altri Comuni che hanno definito un concambio di azioni Asco (da AscoHolding ad AscoPiave, ndr) che porta 600mila euro di dividendi in cassa – elenca Della Pietra – non ci sono tanti Comuni che effettuano un recupero dei crediti come lo facciamo noi. C’è poi il T-red del semaforo di Visnadello che fa dieci multe al giorno. Qualcuno diceva che il Comune voleva far cassa. Ecco invece come vengono usati i soldi. A questo si aggiunge il contributo per le attività estrattive: la precedente amministrazione aveva voluto da Mosole un anticipo secco di 700mila euro. Invece da due anni siamo tornati ad avere un gettito di 150mila euro all’anno. Inoltre, abbiamo rivisto il contratto con Contarina per lo stoccaggio del rifiuto secco: siamo passati da un’entrata di 50mila euro a una da 100mila euro. Sommando tutto si può fare molto. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto bene. Adesso possiamo permetterci gli asili gratis. E non una tantum. Si tratta di una riorganizzazione strutturale che resterà valida anche nei prossimi anni.
Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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