Il mistero del Prosecco Doc Rosé: non c'è, ma è già sul mercato

Martedì 23 Giugno 2020 di Elena Filini
Il mistero del Prosecco Doc Rosé: non c'è, ma è già sul mercato
TREVISO Prosecco Doc Rosé: il monopolio svedese lancia un'offerta d'acquisto per 100mila bottiglie al prezzo di 2,40 euro. La Doc si altera e scrive alla controllata del governo: «L'iter non è ancora concluso. Atto del tutto prematuro». È il vino che non c'è, ma già muove grandi manovre commerciali. L'ultima in ordine di tempo arriva dal mercato svedese. Ma il Consorzio frena con una lettera ufficiale in cui viene chiesto di rispettare i tempi di produzione. 

IL PROGETTO
Tutti lo vogliono, ma di fatto, ancora non esiste. In un'indagine del Wine Monitor Nomisma, organizzata lo scorso anno al Vinitaly, 9 americani su 10 avevano dichiarato che se il Prosecco Rosé fosse esistito sul mercato l'avrebbero certamente bevuto. Idem per Regno Unito e Germania. Ora che però il progetto sta arrivando a meta, la fretta è molta. Troppa, forse. La scorsa settimana la Doc è intervenuta per scoraggiare l'atteggiamento eccessivamente intraprendente di alcune winery venete. E oggi si rivolge direttamente al monopolio svedese, per evitare inutili fughe in avanti. E soprattutto speculazioni sui prezzi. «Abbiamo concepito l'etichetta come una linea di fascia superiore. Proporla a poco più di 2 euro non va certo in questa direzione», chiarisce il presidente Stefano Zanette. 

L'ANNUNCIO
Tecnicamente si chiama tender. Un compratore cerca un'azienda che gli fornisca una quantità importante di un determinato prodotto ad un certo prezzo. Funziona in tutti i mercati del mondo. In alcuni Stati europei esiste ancora il monopolio sugli alcolici, e la Svezia è uno di quelli. Questo spiega l'annuncio apparso sul sito Concealedwines.com, con la ricerca di un'azienda che possa vendere 100mila bottiglie di rosé ad un prezzo tra i 2,20 e 2,40 euro da immettere sul mercato svedese a partire dal 1° marzo 2021. Ma la Doc non ci sta e scrive al monopolio per invitare alla calma. «Il prodotto ancora non esiste e già lanciano dei tender, alcuni dei quali ci stupiscono sia sul fronte dei prezzi che sui tempi - osserva Luca Giavi, direttore della Doc -. Abbiamo inviato diverse note per richiamare al fatto che non è possibile, con questa tempistica, poter disporre del prodotto. E anche il prezzo così basso non ci torna. Il soggetto, infatti sta chiedendo qualcosa che non esiste al momento. Ho voluto fare il confronto con i prezzi del Prosecco Doc sul mercato svedese. Impossibile proporre un tender sotto i 3 euro a bottiglia». 

IL SEGNALE
Il presidente Zanette fa un ragionamento più ampio: «Interpreto questa fretta come un segnale positivo. Significa che c'è enorme aspettativa rispetto al prodotto. Ma attenti a non bruciare le tappe». Sui prezzi tiene invece a chiarire come, nonostante il progetto sia quello di creare un prodotto di punta, le oscillazioni ci saranno. «Sono le diverse case produttrici a fare il prezzo, quindi avremo più proposte, che variano in base al posizionamento del brand e alle quantità prodotte». Ciò che è certo è che fino ad ottobre in Italia e a novembre in Europa bottiglie fisiche non se ne vedranno: «Per questo motivo abbiamo chiesto ai nostri buyer di rispettare l'iter burocratico di produzione». Raccomandazione fatta anche ad alcuni produttori, è il caso di Bottega, che aveva presentato in anteprima il packaging del Vino dei poeti. «L'iter di approvazione delle modifiche al disciplinare - precisa Zanette - varrà per tutti gli imbottigliatori allo stesso modo. Tutto il mondo del Prosecco è pronto per produrre Prosecco Doc Rosé. E lo farà in ossequio alle decisioni prese post Covid, ovvero con le rimanenze del 2019». Lunedì scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la proposta di modifica del Disciplinare, così come approvata dal Comitato nazionale vini. 
Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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