Fibra ottica e impianti per la telefonia: individuate 17 nuove aree per l'installazione delle antenne. «Ma lontano da case, scuole e luoghi sensibili»

Il piano approvato dal consiglio comunale per rispondere alle richieste delle ditte

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Annalisa Fregonese
Un'antenna per la telefonia mobile

ODERZO (TREVISO) - Sono 17 le nuove aree sulle quali potranno essere installate antenne e impianti per la telefonia. Sono state individuate nel piano delle antenne e di monitoraggio dei campi elettromagnetici che è stato adottato dal consiglio comunale lunedì sera, con l'astensione delle minoranze. Sono aree pubbliche che potranno ospitare nuovi impianti, individuate in base alle richieste dei gestori di telefonia: Wind Tre ne ha chieste 6, Inwit 3, Tim 4, Vodafone 2, Iliad 1 e FastwebAir 1. Questi 17 nuovi siti vanno ad aggiungersi ai 24 impianti per la telefonia già esistenti sul territorio opitergino.

I CRITERI

I criteri che hanno guidato i tecnici e gli esperti di Sav.no nella redazione del piano antenne sono, ovviamente, le normative di legge, la distanza dai luoghi sensibili come asili, scuole, case di riposo e, dove possibile, la lontananza dagli edifici. «Ci sono zone sature che non devono essere interessate da nuovi impianti» hanno riferito i tecnici. Inoltre sono state scelte zone dove non viene aumentato il campo elettromagnetico già esistente. Un sito è stato individuato in via Concordia, sulla rotatoria della tangenziale nei pressi della frazione di Fratta. I tecnici hanno riferito come nella zona gli edifici non siano molti e soprattutto siano bassi; da quanto hanno spiegato il campo elettromagnetico impatta di più sugli edifici alti. In ogni caso hanno assicurato che nessun nuovo impianto potrà essere autorizzato se non rispetta i limiti normativi. È stato mostrato un monitoraggio eseguito alla scuola primaria Parise vicino alla quale c’è, da tanti anni, un impianto di telefonia. Le indagini eseguite mostrano l'andamento dei campi elettromagnetici, direttamente conseguente all'utilizzo del telefonini. Giulia Princivalli, capogruppo della minoranza OderzoBeneComune, ha espresso il suo plauso per un piano che disciplina l'installazione dei nuovi impianti. Individuate le aree i gestori ne potranno far richiesta, evitando così che possano ricorrere ai proprietari privati. «Ci sono 17 nuove aree – ha osservato il consigliere Daniele Bellinzani sempre della minoranza Obc - Noi cittadini stiamo facendo questa scelta politica. C'è un modo per abbattere l'inquinamento elettromagnetico ed è la fibra ottica». Che è arrivata anche a Oderzo, da mesi le ditte sono al lavoro in diverse zone cittadine, come confermato da Lara Corte, assessore ai Lavori pubblici. «Con il Pnrr ci sono fondi per andare a coprire le zone grigie non raggiunte dalla fibra – ha spiegato - La fibra non produce campi elettromagnetici ma ci stanno rompendo le strade».

I cantieri infatti hanno lasciato tracce evidenti del passaggio. Solo dove è stato asfaltato di recente i lavori sono stati svolti senza rompere l'asfalto, ma è una modalità costosa e adottata solo quando gli asfalti sono stati fatti in tempi molto recenti. Il piano antenne verrà pubblicato all'albo comunale e i cittadini ne potranno prendere visione.

L’ALTRO FRONTE

Ha avuto invece l'unanimità del consiglio comunale il masterplan delle piste ciclabili e della mobilità lenta elaborato a livello dell'Intesa programmatica d'area dell'opitergino-mottense. Per i 12 comuni, sono individuati 83 percorsi per un investimento complessivo di 102 milioni di euro. Per Oderzo sono circa 10 milioni. Cifra colossale, anche rispetto alle tante esigenze del comune, con la sindaca che ha assicurato che si procederà man mano che ci saranno risorse. La consigliera Marina Marchetto di Fratelli d'Italia ha sottolineato come la bicicletta sia «un veicolo e anche per essa vale il Codice della Strada». Ciò a fronte di diversi ciclisti indisciplinati che circolano senza rispetto delle regole. Sul tema è intervenuto anche Marco De Blasis, capogruppo del M5Stelle, che ha invitato la polizia locale ad intervenire nei confronti di chi gira in biciclette prive di fanali.

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